In qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Pescara mi sento di lanciare un appello ai nostri Parlamentari abruzzesi e ai rappresentanti della Regione, affinché venga scongiurata la chiusura del Tar di Pescara.

La nostra città, in questi ultimi anni, è stata depredata, svuotata delle sue funzioni strategiche, da una stazione che chiude di notte al centro di smistamento postale, fino alla chiusura notturna dell’Aeroporto, con la cancellazione di voli fondamentali per i collegamenti con l’Europa, e il porto stesso, tornato agibile solo da pochi mesi.

Non è pensabile che il capoluogo adriatico perda, oggi, anche la sua sede del Tar, perché questo non solo penalizzerebbe i suoi dipendenti e i professionisti pescaresi, avvocati e magistrati, ma anche, e soprattutto, tutti gli utenti che quotidianamente vi si rivolgono.

Le ragioni della spending rewiew non sono in discussione, anzi bisogna continuare a perseguirle ma è necessario far capire a Roma, che la sezione distaccata del Tar non è tra quegli enti che dissipano risorse e che anzi il risparmio finirebbe per essere ampiamente a carico di avvocati, operatori della giustizia e cittadini utenti.

Bisognerebbe far capire a Roma, dove probabilmente sottovalutano la geografia e le distanze dei nostri territori e le esigenze e le necessità delle province abruzzesi, che questa riorganizzazione rappresenterebbe un grave errore, senza considerare che, nell’ottica di voler ottimizzare le risorse, non avrebbe alcun senso chiudere una sezione distaccata che risulta essere fra le più attive d’Italia, con incassi nettamente superiori alle spese, come è stato ben messo in evidenza dai sindacati che sono intervenuti nei giorniscorsi.

In ultimo, va considerato che la sezione distaccata del Tar di Pescara serve i territori di due Province, Chieti e Pescara e sarebbe davvero oneroso doversi recare a L’Aquila non solo per gli avvocati del nostro foro ma anche per i colleghi di Vasto e San

Salvo che dovrebbero affrontare viaggi interminabili e quindi costi sensibilmente più elevati.

Mi unisco, quindi, a tutti coloro che si stanno battendo per evitare l’accorpamento della sezione staccata del tribunale amministrativo di Pescara a quello dell’Aquila, dalle associazioni di categoria ai sindacati, e chiedo alla politica di intervenire quanto prima.