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Pronto soccorso, Smargiassi (M5s): "Dubbi di illegittimità sulla nomina di un dirigente medico, la Asl chiarisca"

Il presidente della commissione vigilanza lamenta l'assenza dei vertici dell'Azienda alla seduta: "Invito declinato, vengano a chiarire o, se gli piacciono le lettere, ne spediremo una alla procura della Repubblica e alla corte dei conti"

Rischia di finire in procura e alla corte dei conti la vicenda legata alla nomina di un dirigente medico della disciplina di medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza per rispondere alle esigenze delle strutture del pronto soccorso della Asl di Pescara.

A farlo sapere è Pietro Smargiassi, consigliere regionale del M5s e presidente della commissione vigilanza che parla di dubbi non dissipati in merito alla scelta fatta avendo i vertici della Asl declinato l'invito ad essere ascoltati nella stessa commissione. Audizione che invece ha visto la presenza dell'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e il direttore del dipartimento sanità Claudio D'Amario, ma per Smargiassi quanto da loro riferito non è sufficiente: “rimangono numerosi dubbi sulla vicenda che ha portato la Asl di Pescara a nominare il medico in questione” e l'assenza dei vertici dell'Azienda, aggiunge, i dubbi per lui li rafforza non avendo consentito ai commissari presenti di fare domande sull'argomento.

 “Un atteggiamento inaccettabile da parte di un ente controllato da Regione Abruzzo che dovrebbe rispondere in presenza soprattutto vista l’argomentazione delicata. E di domande - incalza il presidente della commissione vigilanza - ce ne sarebbero state molte, a partire dalla scelta del nome del medico che sembra essere stato selezionato da una graduatoria inesistente. Inoltre, tra le motivazioni della scelta su questo preciso candidato ci sarebbero oltre dieci anni di servizio maturati presso la Asl 2 nel pronto soccorso di Chieti, ma il direttore Schael smentisce l’esistenza di questa carriera decennale. Quindi se, pur concedendo la necessità di sopperire ad una condizione di grave carenza di organico, si è ritenuto che un numero di anni di servizio inferiore a quanto previsto dai dettami normativi fosse comunque sufficiente, perché non si è riaperto il bando a tutti quelli che avevano quel requisito?  - chiede - E ancora, se la procedura è legittima perché non viene utilizzata anche nelle altre Asl per sopperire a carenze croniche come nel caso di ortopedia o rianimazione di Vasto, o in Pronto Soccorso di altri presidi ospedalieri? E al contrario, se la procedura non è legittima, perché non si è dato seguito alla revoca della delibera assunta dalla Asl Pescara per nominare il medico in questione?”, chiosa il presidente della commissione vigilanza. “I dubbi quindi sono tanti e come presidente della commissione non ho intenzione di fare neanche un passo indietro nella ricerca della verità. E voglio sottolineare che se la direzione Asl Pescara pensa di poter liquidare le domande di un organo di controllo come la vigilanza con una lettera, si sbaglia di grosso”.

Fa quindi sapere di aver già comunicato al presidente del consiglio regionale “la mancata risposta in termini congrui alla convocazione e mi auguro che si intervenga il prima possibile per poter effettuare in presenza un’audizione della direzione con tutte le eventuali domande dei commissari sul caso. Certo è che – conclude -, se alla direzione Asl Pescara piacciono le lettere, gli invieremo copia di quelle che spediremo alla procura della Repubblica e alla corte dei conti”.

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