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Sit In Forza Nuova, il commento di Lerri (La Destra)

Pubblichiamo il commento del consigliere comunale de La Destra Nico Lerri riguardante la manifestazione di Forza Nuova davanti al mercatino etnico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

“Non è corretta la strumentalizzazione a cui alcune forze politiche del territorio stanno sottoponendo il caso della contraffazione, imperante nel mercato etnico”.
Sulle polemiche innescatesi all’annuncio del presidio di Forza Nuova, interviene il consigliere comunale de La Destra, Domenico Lerri.

“Quello che oggi discutiamo è il rispetto dell’ordine e delle regole e non la discriminazione di cui, superficialmente, si vuole accusare Forza Nuova. Ciò che si contesta e condanna – prosegue Lerri – è la differenza di trattamento tra i commercianti della città e quelli delle bancarelle del mercato etnico.

Il Comune si è preoccupato di attrezzare l’area con illuminazione e posteggi, abbattendo anche la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. A fronte di ciò i commercianti pescaresi sono sottoposti alla mannaia della pressione fiscale. Assistiamo quotidianamente alla chiusura di esercizi commerciali nelle vie principali della città, mentre sotto gli occhi di tutti si consuma il reato della contraffazione che, peraltro, innesca un fenomeno di concorrenza sleale. Tutto ciò ha poco a che vedere con le accuse che vengono mosse e, soprattutto, non coincide con una seria e lungimirante politica di sostegno all’economia del territorio”.

Fin dal suo insediamento, Lerri ha aperto un confronto con gli organi istituzionali deputati alla gestione del commercio, sollecitando in più occasioni l’avvio di una procedura per la regolarizzazione del mercato etnico.
“Ritengo che non si possa più stare a guardare mentre si consumano reati di cui tutti siamo a conoscenza e mentre i nostri commercianti vengono multati per aver iniziato una campagna di sconti prima della data prevista per i saldi.

Bene che i commercianti paghino se hanno sbagliato, ma le istituzioni prendano anche in questo caso seri provvedimenti prima che la cittadinanza si ribelli. Il rispetto della legalità, dell’ordine e della sicurezza sono alla base della convivenza sana e civile”.

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