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Il sindaco Masci e la sciarpa della discordia, la replica dei Rangers

Il neo eletto sindaco di Pescara al centro di un caso con il club Pescara Rangers per aver sventolato un loro vessillo durante i festeggiamenti del dopo elezioni

Quando è giunto nella sala consiliare del Comune di Pescara per festeggiare la vittoria al primo turno, Carlo Masci è stato travolto da tantissimi amici e sostenitori che hanno dato inizio ai festeggiamenti di rito.

Qualcuno, tra un abbraccio, un brindisi e una foto, gli ha consegnato incautamente una sciarpa biancazzurra con l'inconfondibile stemma dei Rangers, il principale club organizzato della curva Nord.

La strumentalizzazione di un emblema che non ha assolutamente alcun significato politico, ma rappresenta un ideale ben preciso, ha indispettito il direttivo del club che ha subito voluto prendere le distanze con un comunicato chiarificatore:

«In merito a quanto accaduto ieri sera durante i festeggiamenti per l’elezione del nuovo sindaco, il quale durante gli stessi ha mostrato una sciarpa del gruppo Pescara Rangers, interveniamo per chiarire una volta per tutte la nostra posizione. Il gruppo Pescara Rangers non ha orientamenti politici né tanto meno ha contribuito alla vittoria di un partito o viceversa alla sconfitta di un altro. Ognuno di noi ha i suoi ideali ed ha votato (come è giusto che sia) in maniera autonoma e strettamente personale. Prendiamo le distanze nella maniera più totale dal gesto di chi, inconsciamente, ha messo nelle mani del nuovo sindaco la nostra sciarpa. Auguriamo alla nuova classe politica dirigente un buon lavoro finalizzato alla risoluzione delle problematiche che Pescara città ha, invitandola però a non utilizzare stemmi o materiale che non gli appartengono».

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