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Senzatetto, le proposte d'intervento dell'assessore Di Nisio: "Non basta pensare ad un tetto per la notte"

L'assessore comunale alle politiche sociali è intervenuta durante la seduta della commissione comunale presentando le proposte per dare un aiuto concreto e diversificato ai senzatetto della città

Offrire non solo un tetto per la notte, ma un aiuto concreto e diversificato in base al tipo di persona che si trova, per scelta o costrizione, a vivere per strada. L'assessore comunale Di Nisio è intervenuta durante la seduta della commissione comunale politiche sociali avandando le sue proposte per affrontare in modo organico ed incisivo il problema delle persone senzatetto in città, che fanno parte di tipologie spesso molto diverse a livello sociale, da chi abbandona volontariamente una famiglia a chi è costretto per aver perso il lavoro, a chi infine ha malattie mentali o è dipendente da sostanze come droghe ed alcol:

Problema che se affrontato fornendo servizi e soluzioni “differenziati” - ovvero per le diverse esigenze delle diverse tipologie - potrà essere affrontato, ridotto, controllato e forse non risolto in breve tempo, ma sicuramente si sarà affrontato in modo sostanziale sia il problema che il degrado che spesso si accompagna in talune zone della città

“Il proporre uno studio e redigere un piano di intervento non è certo per rimanere con le mani in mano grazie agli incontri fatti già alcune cose sono ben chiare e a cui bisogna provvedere da subito. Innanzitutto i posti a disposizione nei dormitori sono insufficienti. E’ quindi urgente ampliarli. Alcuni rifiutano il ricovero per problematiche che possono essere risolte facilmente.

Fra le soluzioni, quella di posti "doppi" dove ospitare marito e moglie che non vogliono separarsi per la notte, o spazi attigui ai dormitori dove i senzatetto possono lasciare i propri animali d'affezione:

Dobbiamo aumentare le “offerte” di posti dove potersi lavare, cambiarsi, curarsi, poter parlare con gli Operatori del sociale. Dobbiamo offrire soluzioni quasi “personalizzate” per fare in modo che vengano accettate. Non dimentichiamo che ci sono persone che sono anni (alcuni da oltre dieci se non di più) che vivono per strada e che – spesso – addirittura rifiutano un aiuto.

Se, una volta offerti tutti i servizi possibili, dovessero ancora trovarsi dei bivacchi senza rispetto delle regole comuni, occorrerà intervenire sul fronte dell'ordine pubblico conclude l'assessore.


 

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