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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il centrosinistra torna all'attacco sui consorzi di bonifica: "Il Tar decreta il fallimento della giunta Marsilio, fuori dai commissariamenti"

Per i consiglieri regionali la sentenza con cui il tribunale amministrativo ha annullato gli aumenti decisi dal consorzio centro è la prova dell'inerzia della giunta e di una riforma rimasta lettera morta: il 26 aprile impegni concreti li chiederanno al presidente e la giunta nella commissione agricoltura richiesta

Per i consiglieri regionali del Partito democratico, della lista Legnini presidente, di Abruzzo in Comune e del Gruppo Misto la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha annullato la delibera con cui il consorzio centro stabiliva gli aumenti dei contributi è l'ennesima conferma del “fallimento” del centrodestra.

Questo, incalzano i rappresentanti di minoranza, a fronte di un comparto “fermo” e una riforma rimasta “lettera morta”. “L'auspicato rilancio è stato trasformato nell’ennesima occasione per esercitare potere e occupare poltrone”, chiosano Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, e Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani.

Chiesta quindi la convocazione di una commissione agricoltura fissata per il 26 aprile che vedrà la presenza anche degli agricoltori. L'obiettivo, spiegano ancora i consiglieri regionali, è che si arrivi ad una “svolta vera che porti al superamento della fase commissariale dei consorzi di bonifica abruzzesi. Da quattro anni la nostra azione è stata mirata a ridare ruolo e competenze agli enti regionali di bonifica. Lo abbiamo fatto a partire dalla legge di riforma, su cui, con serietà, metodo e profonda conoscenza dei territori, abbiamo dato il nostro contributo perché la nuova norma quadro che li regolamenta potesse essere migliore di quella formulata. Ma questa occasione, che poteva rappresentare il vero rilancio di consorzi così strategici per il mondo agricolo, l’ambiente e la gestione integrata delle risorse idriche, è stata trasformata dal centrodestra nell’ennesimo poltronificio”.

“La giunta Marsilio fin da subito ha censurato gli agricoltori abruzzesi, attuando un commissariamento che dura da quattro anni e, contestualmente, portando avanti una politica di aumenti dei canoni a discapito degli stessi consorziati” affermano ribadendo che a dimostrarlo sarebbe proprio la sentenza del Tar. Di Pescara che “ha stabilito inoltre che non devono ricadere sugli agricoltori le coperture dei maggiori costi scaturiti dalle mancate entrate del Consorzio determinate dalle gestioni speciali – continuano i consiglieri -. A questo riguardo, i giudici, hanno chiarito anche che è sbagliata la scelta di addebitare tutti gli incrementi alla contribuenza privata escludendo, dalla compartecipazione, gli enti pubblici che a vario titolo beneficiano della attività del consorzio stesso”.

La commissione agricoltura è stata quindi chiesta, proseguono, per “impegnare il presidente Marco Marsilio, l’assessore Emanuele Imprudente e l’itera maggioranza di centrodestra a ridurre le tariffe ai consorziati unitamente ad un rilancio complessivo dei servizi agli agricoltori. Una situazione che deve cambiare al più presto: a tale proposito riteniamo che le elezioni per il rinnovo degli organi consortili non siano più rinviabili. Bisogna ristabilire, subito, una organica programmazione, affidata agli agricoltori, che affronti le nuove fide in ordine all’emergenza della carenza idrica in un’ottica di tutela ambientale, alla attuazione di progetti innovativi di infrastrutture irrigue, di miglioramenti fondiari e di gestione delle bonifiche”.

L'incontro sarà anche l'occasione, concludono i consiglieri di minoranza, “per una verifica sull’attuazione della legge regionale unitamente ad un esame approfondito sulla situazione economica e finanziaria di tutti i consorzi abruzzesi”.

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