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L'assessore al Bilancio rassicura: i conti del Comune sono in regola

Seccia: "incomprensibile allarmismo sulla nota della Corte dei Conti; nonostante la pandemia la cassa dell'ente è in costante incremento

“I rilievi mossi al Comune di Pescara sorprendono perché non in sintonia con un quadro oggettivo che è tale da reggere autorevolmente a qualsiasi riscontro tecnico”. A dichiaralo in una nota è l'assessore comunale al Bilancio Eugenio Seccia, che replica così alla pubblicazione,della nota della Corte dei conti che è stata considerata un campanello d’allarme, da parte degli organi di stampa, sulla situazione finanziaria dell’ente. I conti, riferisce, sono in ordine e gli obiettivi intermedi del Patto di riequilibrio finanziario sono stati raggiunti. “L’allarme riportato sugli organi di stampa è quindi fattualmente e oggettivamente incomprensibile”, afferma, ma per chiarire la vicenda, fa sapere, l'amministrazione chiederà “in tempi brevi un incontro con i componenti della Sezione regionale della Corte dei conti”. "I numeri, nonostante due anni di pandemia e le conseguenze dirette e indirette, sono migliori rispetto a quelli di inizio dello stato di predissesto, risalenti a due anni fa", precisa.

L'assessore comunale spiega quindi che “non solo il Comune ha rispettato tutti i parametri previsti dal decreto legislativo 118/2011, ma ha altresì centrato ogni obiettivo da esso prescritto, così come dall’aggiornamento del decreto ministeriale del 1 agosto 2019, con i tre saldi finali: risultato di competenza; equilibrio di bilancio ed equilibrio complessivo”. “I numeri parlano chiaro – prosegue l'assessore al Bilancio -: il rendiconto 2020, che è stranamente oggetto dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti, poggia su un risultato di competenza di parte corrente di più 13 milioni 153 mila 510,69 euro. Se a esso sottraiamo le somme accantonate e vincolate, l’equilibrio di bilancio è di più 98 mila 988,37 euro. La sezione regionale della Corte dei Conti, nel rilevare un differenziale di parte corrente negativo di 26 milioni 954 mila 036,15 milioni di euro, cifra che ha destato tanto allarme, ha sottratto al risultato positivo di parte corrente il residuo debito di 35 milioni 391 mila 882,11 euro, ovvero il Fondo anticipazioni di liquidità. Mai un rilievo del genere è stato mosso nei confronti del Comune di Pescara – incalza Seccia -, non fosse altro per il fatto che la somma residua di 35 milioni 391 mila 882,11 euro deve essere restituita in un periodo di trent'anni. Non si comprende perché l’intera somma residua sia stata sottratta dall’equilibrio di parte corrente come se l’ente avesse dovuto restituire l’intero debito residuo nel corso dell’esercizio 2020, invece che con una quota di 1,8 milioni annui”.

Il Comune di Pescara, a fronte di una quota di recupero del disavanzo programmato pari ad 2 milioni 752 mila 943,87, ha sempre recuperato una somma maggiore, riferisce l'assessore comunale che aggiunge come “su questo comportamento virtuoso c’è persino una sottolineatura del magistrato contabile (per quanto limitata a una sola riga), tanto che nel periodo 2016-2020 è stato recuperato un maggiore disavanzo per un importo pari a 2 milioni 225 mila 258,24: segnale più che evidente di una capacità di restituzione dell’ente maggiore rispetto a quella prevista. Critico l'assessore al Bilancio sul titolo di giornale apparso questa mattina per cui la Corte dei Conti parlerebbe di “gravi irregolarità”, espressione che “non è accompagnato da alcuna precisazione giuridica su qualsivoglia violazione di norma; la chiosa sull’accertamento del conseguimento dell’obiettivo intermedio” oltre ad essere, “in contraddizione logica con la spalmatura trentennale di un debito invece preso totalmente a riferimento per definire l’equilibrio corrente dell’ente. Si aggiunga inoltre che nel corso del 2020 non vi è stato alcun elemento nuovo e di alcun genere, dal punto di vista contabile, tale da indurre la Corte a modificare il proprio pensiero"

"Il Comune di Pescara può quindi a mente serena e con coscienza limpida rassicurare tutti i cittadini e contribuenti, oltre che i magistrati contabili, che il piano di riequilibrio non solo rispetta perfettamente tutti i parametri, ma anzi è addirittura migliorativo. Sono tutti gli indicatori a smentire la ricostruzione allarmistica”, afferma Seccia. A testimoniarlo, conclude, il fatto che “la cassa dell'ente è in costante incremento, che il ritardo medio di pagamento del Comune di Pescara nell’anno 2021 è pari ad appena 2,9 giorni: un record positivo tra i più virtuosi Comuni italiani; che Pescara non ha mai fatto ricorso, pur essendo concesso a tutti gli enti, al cosiddetto 'metodo semplificato' nel calcolo dell’accantonamento al Fondo Crediti di dubbia esigibilità” e il fatto che l'amministrazione “non ha mai utilizzato l’accantonamento del Fondo anticipazioni di liquidità per la costituzione del Fondo Crediti di dubbia esigibilità”.

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