rotate-mobile
Politica Scafa / Via 1 Maggio

Scafa, Giancola ricostruisce l'iter approvativo del Parco Didattico del Lavino e della nuova pista ciclabile

Il gruppo "Scafa futuro", tramite l'ex sindaco, interviene sul parco didattico del Lavino e sulla nuova pista ciclabile. Ecco i dettagli

In questi giorni sono apparse dichiarazioni e comunicati stampa a cura dell'attuale amministrazione comunale di Scafa sui lavori della pista ciclabile in fase di realizzazione nel parco didattico del Lavino, dalla stazione ferroviaria di Scafa all'imbocco della miniera Pilone. L'ex sindaco Maurizio Giancola, esponente di Scafa futuro, sostiene che "le dichiarazioni del sindaco Giordano Di Fiore e dell'assessore Gianni Chiacchia sono come al solito propaganda di mezze verità e di alcune inesattezze. Ma procediamo con ordine. Il progetto è stato finanziato con risorse del Masterplan dall'allora giunta regionale, guidata dal senatore Luciano D'Alfonso. La progettazione e l'esecuzione dell'opera è stata affidata dalla Regione Abruzzo alla Provincia di Pescara, a guida centro-sinistra Antonio Di Marco. In verità l'amministrazione provinciale Di Marco non è stata in grado né di progettare né di appaltare l'opera. Anzi per la precisione gli incarichi conferiti a tre professionisti di Lettomanoppello sono stati oggetto di un'indagine della procura di Pescara, che di fatto ne ha determinato la revoca".

Da quel momento l'amministrazione provinciale guidata dal centrosinistra "non ha provveduto ad attivare le procedure previste dalla legge per conferire gli incarichi per la progettazione e quindi per appaltare le opere, di conseguenza ritardando la realizzazione dell'intervento. Solo con l'amministrazione provinciale di centrodestra, giudata da Antonio Zaffiri (vice presidente Maurizio Giancola), sono stati conferiti gli incarichi per la progettazione e finalmente nel 2021 sono state appaltate le opere. Successivamente (27 gennaio 2022) sono stati consegnati i lavori dall'amministrazione provinciale sempre di centrodestra, a guida Ottavio De Martinis. Le lavorazioni nelle settimane successive hanno interessato la difesa della sponda del Lavino (polle sorgive) e l'ex tracciato ferroviario e di seguito, dal mese di maggio 2022, la sede dell'attuale pista ciclabile (via Aldo Moro). Ora tutti rivendicano meriti, dimenticando che l'attuale progetto è stato oggetto di contestazioni anche da parte dell'attuale assessore Chiacchia".

Secondo Giancola "si dimentica con troppa facilità che le opere vanno ideate, finanziate, ma anche progettate e appaltate. Sono buoni amministratori non solo quelli che individuano risorse per realizzare opere, ma anche quelli che sono in grado nel rispetto della legge di conferire i necessari incarichi professionali e di appaltare i lavori. Quindi onore al senatore D'Alfonso per il finanziamento di 3.500 euro, ma una tirata d'orecchio all'amministrazione provinciale di centrosinistra per la palese inadempienza e infine una nota di merito all'amministrazione provinciale (Zaffiri-Giancola) per aver concretizzato, nel rispetto delle procedure, la realizzazione dell'opera".

Un'ultima riflessione Giancola la riserva alla pista ciclabile che partirà dall'attuale stazione ferroviaria di Scafa per raggiungere il parco del Lavino (Mulino del '600, polle sorgive etc.) e poi l'imbocco della miniera Pilone: "È un'opera strategica per lo sviluppo turistico del nostro territorio. È di tutta evidenza che la stazione ferroviaria pensata come inizio della pista ciclabile costituisce infrastruttura fondamentale e irrinunciale per quanti, a piedi o in bicicletta, vorranno visitare il nostro comprensorio. La stazione ferroviaria di Scafa deve di fatto diventare la vera porta del Parco Nazionale della Maiella", conclude Giancola.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scafa, Giancola ricostruisce l'iter approvativo del Parco Didattico del Lavino e della nuova pista ciclabile

IlPescara è in caricamento