Santilli replica al centrosinistra sulle tariffe delle mense scolastiche: "Nessuna stangata, il servizio resta gratuito per le fasce deboli"
Il vicesindaco ha spiegato che gli aumenti sulle tariffe della refezione scolastica scatteranno nel 2024 e interesseranno solo la fascia media di reddito, ovvero con Isee superiore ai 12 mila euro
Disinformazione e propaganda dal centrosinistra sulle tariffe delle mense scolastiche. Il vicesindaco e assessore comunale Gianni Santilli replica alle accuse mosse dal centrosinistra comunale che aveva parlato di una vera e propria stangata ai danni delle famiglie pescaresi, con l'aumento delle tariffe per la refezione scolastica a partire dal 2024. Per il vicesindaco, da noi contattato, si tratta di notizie infondate quando si parla di un raddoppio del costo, in quanto scatterà un minimo aumento per l'adeguamento agli standard attuali con la qualifica di mensa biologica:
"Il servizio di refezione scolastica non solo si attiene al miglior rapporto qualità/prezzo, ma per la prima volta anche a standard incrementati rispetto al contratto in corso, perché prevedono anche la qualificazione di mensa biologica. L’opposizione ovviamente dimentica di dire che il precedente risale all’ormai lontano 2016, quando tali requisiti non esistevano, e fa finta di non sapere che non c’è alcun raddoppio di tariffe all’orizzonte. Le fasce più deboli, come da parametri Isee, continueranno a usufruire gratuitamente del servizio di refezione, parimenti alle famiglie con un bambino disabile; le fasce medie avranno un ritocco nell’ordine di un euro, ovvero meno di un caffè; per i più abbienti la rimodulazione sarà leggermente superiore. Altro che raddoppio. Noi offriamo ai circa 4.000 bambini che se ne avvalgono, un primo, un secondo, contorno, frutta o dolce. Basta guardarsi attorno per verificare qual è il nostro standard"
Santilli poi ha spiegato che fino al 31 dicembre non vi sarà alcun aumento, che scatterà solo quando nel 2024 sarà stato aggiudicato l'appalto per il servizio:
"Stiamo parlando di un importo di circa 20 milioni di euro, con procedure di gara molto complesse e un iter burocratico che abbiamo snellito nella tempistica grazie al lavoro degli uffici comunali. Uno slittamento di 3 mesi, per la pubblica amministrazione, è davvero niente. La sinistra può stare tranquilla perché la nostra cura va non solo agli aspetti economico-contabili, ma soprattutto alla salute dei bambini, che ci preme garantire a tutti i livelli con un menu sano, biologico e di qualità, e pure a costi contenuti"