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Sanitopoli, per i giudici ci furono "tangenti occasionali"

Il 27 settembre 2017 la Corte aveva assolto Del Turco, "perché il fatto non sussiste", dal reato di associazione per delinquere dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio questa parte della sentenza dei giudici di secondo grado dell'Aquila

"Tutto ciò fa propendere per la occasionalità/episodicità dei vari eventi illeciti, frutto più dell'approfittamento della situazione che si era venuta a creare, piuttosto che di un programmatico accordo tra gli imputati".

È il passaggio chiave delle motivazioni della Corte d'Appello di Perugia per il processo bis sulla sanitopoli abruzzese, che vedeva imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e altre persone. Il 27 settembre 2017 la Corte aveva assolto Del Turco, "perché il fatto non sussiste", dal reato di associazione per delinquere dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio questa parte della sentenza dei giudici di secondo grado dell'Aquila.

I giudici avevano ridotto da quattro anni e due mesi a tre anni e 11 mesi la pena relativa all'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità; assolti per lo stesso motivo l'ex consigliere regionale del Pd, Camillo Cesarone, l'ex segretario di Giunta, Lamberto Quarta, e gli ex assessori Bernardo Mazzocca e Antonio Boschetti.

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