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Sanità, botta e risposta tra Paolucci e Testa sulla zona rossa

Il capogruppo del Pd: "L'unica iniziativa di questo governo è stata l'ospedale Covid a Pescara. Dal territorio la Regione è completamente scomparsa". Il capogruppo di FdI: "Invece di accusare, si faccia un esame di coscienza"

Sanità, botta e risposta tra Paolucci e Testa sulla zona rossa. Inizia il capogruppo regionale del Pd, spiegando di aver letto "con sconcerto le dichiarazioni di Marsilio circa l'imminenza di una zona rossa generalizzata: non si governa una Regione durante una pandemia con comunicati stampa estremi o, peggio, scaricando le responsabilita' sugli altri, quando in 8 mesi di Covid la grande assente in Abruzzo è stata l'amministrazione regionale sul fronte sanitario e non solo quello".

E ancora: "L'unica iniziativa di questo governo è stata l'ospedale Covid a Pescara. Dal territorio la Regione è completamente scomparsa e lo testimonia lo stato dei servizi territoriali, l'inadempiente tracciamento, i ritardi nella comunicazione dei dati a ministero e Iss, le mancate assunzioni e anche approntamento dei posti letto, la produzione di intenzioni a cui non ha fatto riscontro un fatto concreto, nonostante le risorse ci fossero".

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia replica: “Prima di puntare il dito contro il governo regionale e dare lezioni di politica sanitaria, Paolucci dovrebbe farsi un attento esame di coscienza per quello che sta facendo e per quello che (non) ha fatto come assessore regionale. Sono sotto gli occhi di tutti i cittadini abruzzesi i risultati, ampiamente negativi, della gestione del centrosinistra”. Testa, poi, aggiunge: “Marsilio apre a un proficuo confronto, ma le opposizioni latitano e accusano”, respingendo quindi al mittente qualsiasi accusa.

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