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L’Abruzzo alle primarie del Pd elegge 6 delegati per la mozione Bonaccini

Un dato in controtendenza rispetto ai risultati nazionali. La vicesegretaria Zappalorto: “Ora più che mai servono coinvolgimento e inclusione. Sì alle primarie anche per la scelta del candidato alla Regione nel 2024”

L’Abruzzo premia Stefano Bonaccini e all’assemblea nazionale del Pd elegge 6 dei suoi candidati sostenitori su 11 in totale: si tratta di Francesca Sborgia, Gianni Cordisco, Francesca Buttari e Antonio Caroselli per Chieti-Pescara ed Ermanno Natalini e Manuela Candelori per L’Aquila-Teramo. La vittoria del governatore emiliano nella nostra regione è netta sia nei circoli sia alle primarie e “certifica una controtendenza rilevante rispetto al dato nazionale, di cui è indispensabile tenere conto, perché in linea con i risultati dei congressi nazionali che hanno preceduto le primarie e che rappresentano le posizioni degli iscritti al partito”, dice la vicesegretaria regionale Dem Chiara Zappalorto.

Che poi aggiunge: “Un risultato non casuale, quello che abbiamo riscontrato in Abruzzo e che deriva da un radicamento sul territorio che per noi non è mai mancato, scaturito dal confronto costante con le persone e da una rappresentatività sui territori da parte di chi ha animato il dibattito congressuale per l’area del presidente dell’Emilia Romagna. Ora serve una riflessione profonda in seno al Pd abruzzese che ha molto da ricostruire, alla luce di questi risultati, ma senza dimenticare quelli delle politiche di settembre e di alcune amministrative, perché si ragioni a un cambiamento vero e profondo e non ci si attesti vittorie che non parlano a tutti e, soprattutto, non rendono giustizia alla realtà”.

Per Zappalorto "serve un evidente rinnovamento che sì, “parta da noi” ma dal noi dei territori, perché troppo spesso è prevalsa la logica dell’esclusione e non dell’allargamento del campo, sia nel partito sia nella coalizione". Dunque "si devono aprire le porte del partito, ragionare davvero sul campo largo, per accogliere amministratori locali, militanti, simpatizzanti che vivono ogni giorno il nostro Abruzzo, che portano avanti idee nuove e un’esperienza utilissima alla nostra causa". E conclude: “L’auspicio, che noi promuoviamo e che alla prima occasione utile manifesteremo anche alla nuova segretaria, con la quale siamo disponibili a lavorare attivamente, è che si avvii subito una fase di rinascita collettiva basata sul confronto diretto e che si superino le dinamiche autoreferenziali che ci hanno nuociuto fino a oggi”.

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