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Via libera dalla Regione ai ristori per gli asili nido: 150 euro per ogni bambino iscritto

Lo ha fatto sapere il presidente del consiglio regionale Sospiri aggiungendo che si tratta dei fondi stanziati con la legge Cura Abruzzo 2

Al via l'erogazione dei ristori per gli asili nido, per la legge Cura Abruzzo 2. Lo ha fatto sapere il presidente del consiglio regionale Sospiri, aggiungendo che verranno erogati di fatto 150 euro per ogni bambino regolarmente iscritto all'asilo per compensare il mancato pagamento delle rette a causa della pandemia.

Quella legge, evidenzia il presidente Sospiri, è nata per fornire risposte tempestive e concrete al territorio soprattutto per coloro che stanno soffrendo di più a causa delle restrizioni per l'emergenza sanitaria, con la più grave crisi dal 1948 ad oggi.

La misura adottata oggi dall’esecutivo dà seguito ai ristori inerenti il settore educativo, focalizzando l’attenzione sulle problematiche inerenti gli asili nido, travolti dalle misure e dalle restrizioni imposte, dallo scorso anno, dai decreti del presidente del consiglio dei ministri, inevitabilmente ricalcati dalle ordinanze regionali, che hanno previsto la sospensione di tutti i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, misura purtroppo necessaria per arginare la diffusione di un virus subdolo e traditore, che colpisce meno i bambini i quali, però, diventano veicolo di trasmissione nei confronti degli adulti, genitori e nonni, quest’ultima la categoria anagrafica più pesantemente colpita specie nella prima fase della pandemia.

Questo, di conseguenza, ha portato al mancato pagamento delle rette da parte dei genitori agli asili aggravando una situazione già difficile che rischia di peggiorare dopo la pandemia, con la mancanza di asili strategici per garantire la custodia dei figli quando tutto torneranno a lavorare in presenza.

In sostanza a ciascun asilo nido riconosceremo un contributo pari a 150 euro per ogni bambino, iscritto alla data del 29 febbraio 2020, per il pagamento delle spese inerenti il periodo compreso tra marzo e agosto 2020 che oggi non possono essere coperte a causa del mancato incasso delle rette derivante proprio dalla sospensione delle attività in esecuzione dei provvedimenti relativi all’emergenza sanitaria.

Per l’erogazione del contributo la Regione provvederà ora all’emanazione di un apposito bando concedendo 30 giorni di tempo agli educatori interessati per presentare la propria istanza di partecipazione

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