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Rincari autostrade A24/A25, Marcozzi dice basta: "Revocare la concessione"

Secondo le ultime proiezioni, nei prossimi mesi il pedaggio da pagare per andare da Pescara a Roma supererà i 22 euro, per arrivare nel 2030 a sfiorare addirittura i 100 euro

Sara Marcozzi, capogruppo regionale del M5S, interviene sui rincari delle autostrade A24 e A25 chiedendo allo Stato di procedere “al più presto e senza tentennamenti con la revoca della concessione e la successiva nazionalizzazione. È già avvenuto con i Benetton, ai quali sono state revocate le concessioni - pur se con indennizzi vergognosi - non vedo perché non si possa procedere anche in Abruzzo con gli stessi provvedimenti”. Secondo le ultime proiezioni, infatti, nei prossimi mesi il pedaggio da pagare per andare da Pescara a Roma supererà i 22 euro (attualmente ammonta a poco meno di 20 euro), per arrivare nel 2030 a sfiorare addirittura i 100 euro. “Ora basta! - sbotta Marcozzi - Non è più tollerabile che un gruppo imprenditoriale privato, peraltro abruzzese, possa fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle di utenti e imprese che, di anno in anno, si sono visti decuplicare le tariffe”.

E aggiunge: “La gestione delle tratte autostradali di Strada dei Parchi mostra diverse criticità economico-finanziarie dovute ai bassi volumi di percorrenza e ai maggiori costi di gestione per un’infrastruttura che si snoda per molti chilometri fra cavalcavia, gallerie e tratti montuosi”, ma è pur vero che "queste arterie rappresentano per gli abruzzesi l’unica possibilità di collegamento veloce verso la capitale (visti i tempi di percorrenza del trasporto su ferro con cui gli abruzzesi devono già fare i conti)", e pertanto "non è tollerabile che chi vi transiti sia costretto a pagare una tariffa chilometrica considerevolmente più alta di quella applicata da Autostrade per l’Italia".

Come avviene già per altri contesti e per diversi settori, infatti, lo Stato “deve assicurare un livello di servizi che sia anche economicamente sostenibile in tutte le aree del Paese, comprese quelle zone a domanda ridotta. Per quanto sofferto e complesso, il passaggio da Aspi a Cassa Depositi e Prestiti della rete autostradale precedentemente gestita dai Benetton ha segnato un cambio di rotta che in Abruzzo potrebbe e dovrebbe essere replicato sulla A24-A25”, incalza Marcozzi, che propone di affidare anche la rete autostradale A24/A25 sia affidata a Cassa Depositi e Prestiti, così da “applicare alle autostrade attualmente gestite da Strada dei Parchi le stesse tariffe che vengono applicate da Autostrade per l’Italia nei tratti di pianura e nei tratti di montagna. Del resto, sulla tratta Bologna-Firenze della A1 – autostrada che presenta le stesse caratteristiche di quella abruzzese – gli utenti pagano una tariffa chilometrica decisamente inferiore a quella che noi siamo costretti a pagare sulla A24-A25”.

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