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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Niente rimborso degli 8,2 milioni spesi per potenziare terapie intensive e reparti in Abruzzo: Marsilio attacca la protezione civile

Il presidente della Regione ha fatto sapere che il commissario Arcuri ha negato l'erogazione dei fondi anticipati dall'ente e spesi per potenziare alcuni reparti e le terapie intensive per l'emergenza Coronavirus

La protezione civile nazionale blocca l'erogazione dei fondi destinati a coprire le spese sostenute dalla Regione Abruzzo per far fronte all'emergenza Coronavirus, con il potenziamento delle terapie intensive e dei reparti di malattie infettive e/o pneumologia. Lo ha fatto sapere il presidente della Regione Marsilio che attacca il commissario Arcuri, ricordando che la richiesta era già stata formulata il 26 marzo scorso e che più volte, sia da Borrelli che dallo stesso Arcuri, aveva ottenuto rassicurazioni sulla disponibilità e rimborso delle somme anticipate per potenziare il sistema sanitario abruzzese. Si tratta di 8,255 milioni di euro.

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La protezione civile, fa sapere ancora Marsilio, ha rimandato ad ogni decisione dopo la pubblicazione del decreto di aprile del Governo per l'emergenza Coronavirus, aggiungendo che questi lavori erano indispensabili per evitare "una carneficina" e si è detto basito e sconcertato:

Oggi invece arriva una risposta negativa che rinvia future, imprecisate, nuove misure e programmi. Non è così che si sta si gestisce e si affronta un’emergenza: tre settimane solo per rispondere, per di più negativamente! Cosa avremmo dovuto fare? Restare fermi in attesa di risposta e dell’ennesimo ‘programma’ da approvare? Attendere che il Governo approvi il ‘prossimo’ decreto per poi vedere come e quando arriveranno i soldi? Ho chiesto spiegazioni al ministro Speranza che ha assicurato che nel ‘decreto aprile’ ci saranno ‘risorse ingenti’ e poteri commissariali in capo ai Presidenti.

Il governatore poi fa sapere al Governo ed ai commissari che la Regione si è assunta la responsabilità di dare disposizioni alle Asl per effettuare i lavori senza copertura di spesa, che in due mesi e mezzo ancora non c'è e che i lavori continueranno per tutelare la salute dei cittadini, senza attendere i decreti del Governo, le conversioni in legge e tutta la burocrazia che rischia di rallentare l'intera procedura.

Chiedo ai parlamentari abruzzesi di vigilare al massimo livello di attenzione per tutelare il diritto alla salute dei cittadini

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