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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Rifiuti e baraccopoli lungo la pista ciclabile del lungofiume: sopralluogo della commissione comunale [FOTO]

La pista ciclabile presenta problemi di degrado e decoro soprattutto nella zona ovest della città

Degrado, baraccopoli, rifiuti di ogni genere ed incuria lungo il percorso della pista ciclabile del lungofiume di Pescara, in particolare nella zona ovest della città. È quanto riscontrato oggi dalla commissione mobilità che ha tenuto un sopralluogo sul posto, assieme all'architetto Pardi del Comune ed alla polizia municipale.

Il presidente Foschi ha evidenziato come la presenza di rifiuti ingombranti sia massiccia sotto i ponti, in mezzo alla vegetazione, oltre ad inerti scaricati lungo il percorso, luci inservibili per il taglio e furto di rame, ed ancora sulla sponda nord baraccopoli costruite con eternit e piccoli orti, oltre ad una stalla con dei cavalli e letame lasciato all'aria aperta. Foschi evidenzia come metà del percorso della pista ciclabile sia impraticabile, per assenza di decoro e condizioni di sicurezza.

E dopo le baracche, dotate di tavoli e sedie per eventuali pic-nic domenicali, dulcis in fundo, spunta anche una stalla con tanto di cavalli all’interno, paglia e, ovviamente, il letame lasciato esposto all’aria aperta, resa irrespirabile. La seconda metà del percorso, ovviamente per chi decide comunque di avventurarsi senza lasciarsi scoraggiare dalle condizioni impraticabili della prima parte, è in buone condizioni, fatto salvo che è completamente al buio.

Problemi anche nella seconda parte del percorso, realizzato anni fa dalla Fater per incentivare i dipendenti a recarsi in fabbrica con la bicicletta, dove però manca l'illuminazione pubblica per il furto dei cavi di rame.

Degrado pista ciclabile lungofiume Pescara

Con l’assessore al patrimonio Patrizia Martelli e l’assessore all’Urbanistica Isabella Del Trecco sentiremo il Genio Civile per capire se, nella baraccopoli individuata, ci sia qualche struttura autorizzata e, nel caso, quale. In caso negativo, chiederemo un’ordinanza sindacale immediata per imporre l’immediata bonifica dei luoghi e il ripristino dei siti naturali, coinvolgendo anche la Asl per quanto attiene alla stalla con i cavalli dentro, oltre che al deposito del letame, perché pare evidente che in quel caso vadano verificate anche le eventuali autorizzazioni sanitarie.

All'ufficio Ambiente del Comune, prosegue Foschi, si chiederà invece di rimuovere i tronchi d'albero e rami spezzati presenti sul tracciato, oltre all'eternit, coinvolgendo le associazioni ambientaliste per capire come rendere fruibile e vissuta quella pista ciclabile.

Perché è evidente che non basta costruire un rettilineo con due cartelli per fare una ‘pista ciclabile’, poi occorre un’opera di divulgazione e di promozione per indurre il pubblico a conoscere quella pista e rendere utile un investimento finanziario. Infine con l’assessore alla sicurezza Adelchi Sulpizio verificheremo la possibile installazione di telecamere per la videosorveglianza completa del percorso quale utile deterrente contro malintenzionati e a protezione di ciclisti e podisti”.

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