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Respinto il ricorso al Tar di un cittadino contro l'ordinanza di Marsilio per la didattica a distanza

È lo stesso presidente della giunta regionale ad annunciare la decisione del tribunale amministrativo regionale che non ha accolto il ricorso presentato da un cittadino abruzzese che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza numero 15

Il Tar non ha accolto il ricorso che era stato presentato da un cittadino abruzzese che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza numero 15 firmata dal presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, dello scorso 12 marzo. 
Con quel provvedimento Marsilio prorogava la didattica a distanza allo scopo di tutelare la salute pubblica ed evitare l'insorgere di ulteriori focolai.

A comunicarlo è lo stesso Marsilio: «Il contenimento del contagio pandemico entro una certa soglia è dovuto anche grazie alle ordinanze emesse, questo fatto viene riconosciuto anche dall'ordinanza emessa oggi dal Tar».

Il ricorso al Tar contro questa scelta di formazione scolastica era stato presentato dal genitore di uno studente che contestava questa scelta. Nel formulare la sentenza il Tar, come fanno sapere dalla Regione, ha riconosciuto ampiamente le scelte e i meriti della Regione, supportate da dati scientifici dei monitoraggi continui e dalle relazioni del Gruppo tecnico scientifico regionale, evidenziando il nesso di causalità tra le misure di prevenzione adottate e il contenimento dei contagi.

«È nostro obiettivo riportare quanto prima di studenti all'interno delle classi e speriamo di poterlo fare immediatamente dopo Pasqua se i dati quotidiani dei contagi continueranno ad avere una progressione positiva», dice Marsilio, «nello stesso tempo non potevamo esimerci dal tutelare la salute dei cittadini abruzzesi, a cominciare dagli studenti. Vista la concomitanza delle vacanze pasquali è stato opportuno fare queste scelte che, come evidenziato anche dal Tar, stanno dando i frutti sperati». 

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