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Revoca concessioni balneari, Testa: “Pericolosa voragine socio-economica”

Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale interviene dopo che è stata presentata una mozione del partito "che prosegue la battaglia per evitare l’ennesima lesione alla nostra economia"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, Guerino Testa, commenta il provvedimento del governo nazionale, passato all’unanimità in consiglio dei ministri, secondo cui dal primo gennaio 2024 l'assegnazione delle concessioni balneari avverrà soltanto attraverso un'apposita gara. Per l'ex presidente della Provincia di Pescara, in questa maniera si “apre una pericolosa voragine socio-economica per tutti gli operatori del turismo abruzzese e italiano. Auspicavamo una mossa forte e risolutiva, invece ci troviamo di fronte all’ennesima azione prepotente e deleteria per il Paese. L’azione di un governo che parla di criteri di salvaguardia per le imprese ma che di fatto a quelle imprese non garantisce certezze e stabilità”.

Anche per cercare di contrastare tale deriva, lunedì scorso Fratelli d’Italia ha presentato una mozione a prima firma di Giorgia Meloni: secondo Testa, questo è un modo per combattere “il primo atto di esproprio del governo Draghi a danno di 30mila attività d’impresa”. Il documento affronta anche il tema delle concessioni delle attività di commercio ambulante su aree pubbliche, “altra categoria - rimarca Testa - messa in grande difficoltà dalle previsioni della direttiva Bolkestein”.

La mozione, condivisa da altri 37 co-firmatari di FdI, analizza nel dettaglio le normative sulla materia, evidenziandone lacune e distorsioni, e impegna il governo ad adoperarsi in sede europea con l'obiettivo di sostenere l'inapplicabilità della direttiva 2006/123 al settore delle concessioni demaniali marittime, fluviali e lacuali per finalità turistico-ricreative, poiché "trattasi di licenze di beni e non di servizi", precisa Testa, "rilevando altresì che ex articolo 195 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in materia di turismo, l'organismo europeo può limitarsi soltanto ad una politica di accompagnamento, richiedendo un trattamento non discriminatorio rispetto ad altri Stati europei, come Spagna e Portogallo, che hanno prorogato, infatti, le concessioni senza alcuna contestazione da parte della stessa Ue".

Testa conclude evidenziando come "un intervento di taglio lineare di questa portata non può che provocare il rischio di fallimento per quelle migliaia di imprenditori che hanno creduto in una norma dello Stato, nonché il rischio connesso e conseguente di abbandono e degrado del patrimonio più prezioso che si ha, le nostre coste. Ringrazio i parlamentari del mio partito per la caparbia con cui stanno conducendo anche questa battaglia per evitare la grave lesione che il governo si appresta a causare ad un’altra fetta importante della nostra economia".

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