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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dalla Regione 900 mila euro di fondi per i nuovi nati nei piccoli comuni abruzzesi: al via il bando

Nuovo intervento per incentivare i cittadini a restare o a trasferirsi nei piccoli centri di montagna da parte della Regione. Previsto un contributo per tutti coloro che denunciano la nascita di un bambino, l’adozione o la presa in affidamento nel 2023 in un comune che rientra fra quelli a rischio spopolamento

Nuova misura economica stanziata dalla giunta Marsilio per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni abruzzesi. Dopo l'assegno per chi sposta la residenza in uno di questi comuni a rischio, ora arriva una misura che prevede un assegno di natalità. Il bando è stato pubblicato con il nome “Criteri, modalità e termini per l’accesso all’assegno di natalità” che prevede un fondo di 900 mila euro per finanziare un contributo a fondo perduto in favore dei nuclei famigliari che denunciano la nascita di un bambino, l’adozione o la presa in affidamento nel 2023.

La prima misura, quella dell'assegno per lo spostamento di residenza, è stata finanziata con 750 mila euro. La misura sulla natalità, invece, prevede che ad ogni nuovo nato, adottato o preso in affidamento la Regione Abruzzo destina un assegno annuale a fondo perduto di 2500 euro per i primi tre anni di vita, adozione o presa in affidamento. Complessivamente quindi ammontano a 1,7 milioni di euro i fondi per contrastare il rischio che molti comuni possano diventare deserti.

Le procedure per la richiesta dell’assegno di natalità sono disponibili nello sportello digitale della Regione Abruzzo, all’indirizzo sportello.regione.abruzzo.it, e la richiesta di assegno deve essere presentata entro 180 giorni dalla nascita del bambino oppure dall’inserimento nel nucleo famigliare del bambino adottato o affidato. Per quanto riguarda invece chi nel 2022 ha già avuto l’assegno di natalità, se rientra nelle condizioni della legge regionale, può richiedere il contributo relativo all’annualità 2023, accedendo allo sportello digitale della Regione nel menu “le mie pratiche”. 

L'assessore regionale Pietro Quaresimale ha dichiarato:

"Noi pensiamo che queste prime misure possano aprire la strada ad un nuova idea di tutela dei territori interni in modo da evitarne o comunque ridurre tutti i fenomeni di spopolamento"

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