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Regione: no al "Golpe" elettorale di D'Alfonso, Rifondazione insorge

Maurizio Acerbo e Marco Fars di Rifondazione Comunista protestano per la proposta di legge che verrà votata domani in consiglio regionale riguardante la modifica della legge elettorale

Rifondazione Comunista insorge contro la proposta di modifica della legge elettorale regionale, che domani nell'ultima seduta del Consiglio prima delle dimissioni del Presidente D'Alfonso, che porteranno ad elezioni l'Abruzzo in autunno. Secondo Maurizio Acerbo e Marco Fars, infatti, si tratterebbe di un "golpe" contro la democrazia violando fra l'altro proprio un articolo dello Statuo Regionale secondo il quale non è possibile modificare la legge elettorale negli ultimi sei mesi di legislatura.

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La proposta prevede l'innalzamento all'8% della soglia di sbarramento, con una modifica del calcolo di attribuzione dei seggi che, secondo Rifondazione, favorisce il PD fra le liste che finiranno all'opposizione, una legge che invece punta a tenere fuori dal consiglio regionale la "sinistra autentica" proseguono Acerbo e Fars per evitare che il PD possa trovare concorrenti in grado di togliere seggi all'opposizione.

Rifondazione Comunista si associa alla richiesta di CGIL e associazioni ambientaliste di non approvare nell'ultima seduta una legge nuova legge urbanistica pericolosissima su cui non vi è stata nemmeno una consultazione. Non ci è ancora chiaro se le formazioni dell'opposizione di centrodestra e M5S siano o meno complici di questa operazione antidemocratica. Ci rivolgiamo a tutti i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione affinché non siano complici di questa porcata indegna. 
Mettiamo a disposizione dei consiglieri che vogliono opporsi la nostra collaborazione per la redazione di un pacco di emendamenti ostruzionistici

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