rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Renzetti (FI) dice no al referendum per la sede della Regione nell’area di risulta: "Abuso di ridondanza"

Per il capogruppo degli azzurri "Rimandare al popolo tale scelta sarebbe un segno di debolezza amministrativa, di incapacità e di un’assenza programmatica"

Il capogruppo comunale di Forza Italia, Roberto Renzetti, parla della sede unica della Regione Abruzzo sull'area di risulta e, in particolare, dice la sua sull'eventuale referendum proposto da Carlo Costantini, definendolo “un ottimo strumento di democrazia partecipata, basta però non abusarne. E ricorrere a un referendum, fra l’altro solo consultivo, per decidere se localizzare o meno sulle aree di risulta la futura nuova sede della Regione Abruzzo a Pescara mi sembra sia veramente un ‘abuso’ di ridondanza utile solo alla visibilità mediatica di chi lo propone”.

Per Renzetti, infatti, “un tale provvedimento rientra tra le funzioni specifiche di chi governa la città, di chi ha la responsabilità amministrativa di assumere decisioni in virtù di un mandato ricevuto dal popolo e che ha il dovere, appunto, di decidere e di assumersi le relative responsabilità. Rimandare al popolo tale scelta sarebbe un segno di debolezza amministrativa, di incapacità e di un’assenza programmatica che, fortunatamente, non caratterizza la nostra compagine di governo. Dunque, in questo caso, Forza Italia boccia senza remore una proposta di referendum che non ha le gambe per camminare e che nasce con le stampelle prima ancora di essere concepita”.

L'esponente forzista ritiene “difficile trovare un difetto o un errore a un progetto che già nelle premesse si annuncia come straordinario, capace di restituire slancio alla vocazione istituzionale-commerciale-economica di una fetta enorme della città, aggiungendo servizi senza togliere nulla. La Sede della Regione Abruzzo, fra l’altro pienamente finanziata, occuperà solo 9mila metri quadrati nella parte sud della superficie. Non toglierà nulla a quanto già progettato: non si sottrae spazio al parco che occuperà sempre 6,6 ettari. Non si toglie spazio alla viabilità costituita da una strada urbana di quartiere nel tratto antistante la stazione ferroviaria e dotata di corsie dedicate al trasporto pubblico locale; non si toglie spazio alla viabilità di servizio alla stazione ferroviaria né alla prevista pista ciclabile di riconnessione a completamento della rete esistente. Non si toglie spazio al passaggio pedonale di collegamento tra il parcheggio interrato e l’attuale stazione ferroviaria. Non si toglie spazio al terminal bus né tantomeno ai nuovi parcheggi a silos costituiti da 850 posti auto e 100 box nella struttura nord, 900 posti auto nella struttura sud e 400 posti auto nel parcheggio interrato con un massimo di un livello interrato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Renzetti (FI) dice no al referendum per la sede della Regione nell’area di risulta: "Abuso di ridondanza"

IlPescara è in caricamento