rotate-mobile
Politica

“Reddito di dignità”, il PD: "Tagliamo gli stipendi dei consiglieri regionali"

Il segretario cittadino del Pd Di Pietrantonio interviene in merito all'idea di attivare un fondo per il “Reddito di dignità” dei cittadini abruzzesi

Un reddito di dignità da attivare grazie alla riduzione dei compensi dei consiglieri regionali. E' la proposta arrivata dal PD con il segretario cittadino Di Pietrantonio, che propone un azione forte e concreta da parte della politica locale per dimostrare ai cittadini la vicinanza in questo momento di difficoltà e crisi.

L'obiettivo, spiega Di Pietrantonio, è di ridurre i redditi mensili da 10 mila euro al mese a 5 mila euro al mese, ottenendo alcuni milioni di euro destinati proprio al fondo per il Reddito di Dignità.

"Crediamo che in un tempo come quello che stiamo vivendo di grande crisi nelle nostre famiglie dove tanti, purtroppo sempre di più sono senza un reddito minimo non sia più concepibile stipendi del genere per chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni, diciamo questo senza nessun rischio di incorrere in improbabili populismi o forme di inutili demagogie. Questa è l’istanza che il PD di Pescara pone con forza affinchè diventi patrimonio di tutto il nostro partito e delle istituzioni come La Regione da noi governata: per una forza progressista e riformatrice come la nostra una iniziativa del genere è un dovere. " ha dichiarato Di Pietrantonio, che lancia un appello al governatore D'Alfonso, al presidente del consiglio regionale Di Pangrazio e a tutti gli assessori e consiglieri regionale affinchè al più presto venga presentata una proposta di legge in tal direzione. Inoltre, il PD pescarese chiede la rinuncia alle spese di rappresentanza e carte di credito.

La proposta del PD si avvicina a quella che da anni propone il M5S, a favore dell'istituzione del reddito di cittadinanza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Reddito di dignità”, il PD: "Tagliamo gli stipendi dei consiglieri regionali"

IlPescara è in caricamento