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Il presidente Rapposelli replica alla consigliera Zamparelli: "Dalla commissione commercio tante proposte per sostenere gli esercenti"

Il presidente della commissione commercio e attività produttive replica alle critiche mosse dalla consigliera comunale Zaira Zamparelli in merito all'operato della commissione e dello stesso Rapposelli

Il presidente della commissione commercio e attività produttive Fabrizio Rapposelli replica alle critiche mosse dalla consigliera comunale Zaira Zamparelli, riguardanti l'operato e le proposte fatte dallo stesso presidente e dalla commissione per sostenere il comparto degli esercenti e imprenditori cittadini, in grave crisi dopo le ripercussioni della pandemia e del caro bollette. La Zamparelli, infatti, ha attaccato Rapposelli per le continue critiche mosse nei confronti dell'assessore Alfredo Cremonese, aggiungendo che il presidente di commissione non avrebbe fatto nulla per far crescere la città, avanzando solo la proposta della cancellazione dei grandi eventi che è stata anche bocciata.

Rapposelli difende le attività svolte dalla commissione elencando una serie di proposte diventate operative che hanno contribuito positivamente all'attività dei commercianti cittadini e criticando la Zamparelli per le assenze durante le sedute delle commissioni:

“Il consigliere Zaira Zamparelli potrebbe partecipare in modo più assiduo e attivo se solo dismettesse i panni di ‘segretaria’ dell’assessore Cremonese per indossare quelli di consigliere comunale, che è il ruolo attribuitogli dagli elettori due anni fa. Semmai avesse partecipato alle sedute di commissione, il consigliere Zamparelli già conoscerebbe il contributo propositivo della commissione e mio personale al fine di risollevare il comparto del commercio, duramente prima dalla pandemia, poi dagli aumenti delle utenze e in ultimo dagli ultimi eventi bellici a noi vicini che sicuramente contribuiscono a scoraggiare la voglia di spesa dei cittadini.

E il consigliere Zamparelli ricorderebbe anche le proposte concrete discusse poco più di una settimana fa con l’assessore alle finanze Eugenio Seccia, che sta ora verificando la fattibilità di quelle proposte con gli uffici. Ne riassumo due o tre per cortesia istituzionale: la prima, accordare una moderata liberalità degli orari di apertura dei locali nel corso della settimana, giovedì compreso, permettendo a tutti di lavorare come minimo sino all’una di notte, una opportunità che si potrebbe concedere garantendo parallelamente un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine da un lato e, dall’altro, da parte di un’agenzia di sicurezza privata ingaggiata dagli stessi imprenditori del settore riuniti in consorzio.

Poi un orario notevolmente più lungo di lavoro nel fine settimana, disponendo la chiusura non prima delle 2 di notte, orari che sono necessari esattamente ora, ovvero a inizio della bella stagione e sicuramente per tutta l’estate. Chiaro che ‘moderata liberalità’ significa che non ammetteremo la casbah, ma comunque facciamo affidamento anche sul buon senso dei titolari delle attività e degli stessi clienti, ai quali dover necessariamente assicurare un maggior dialogo collaborativo e non diktat imposti e giammai concordati con le attività produttive della nostra città."

Rapposelli ha aggiunto che c'è stata anche la proposta della proroga dell'esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico per tavolini e sedie all'aperto, reperendo fondi dal bilancio comunale per compensare le mancate entrate, dispondendo con una semplice delibera di giunta, il trasferimento delle risorse dalle poste economiche oggi destinate al turismo e ai grandi eventi al comparto commercio, approfittando della concentrazione delle tre deleghe in un unico assessorato.

"E sia chiaro: mai nessuno, men che meno il sottoscritto, ha proposto l’azzeramento dei fondi del turismo e dei grandi eventi, ma piuttosto abbiamo solo proposto di spostare, anche temporaneamente, parte delle risorse disponibili sul settore che sta soffrendo più di altri e che comunque rappresenta un asse portante dell’economia cittadina. Discorso a parte per la programmazione degli eventi estivi, che ancora attendiamo di conoscere, al al di là delle mere compartecipazioni economiche al Festival dannunziano, di totale matrice della presidenza del Consiglio regionale, oppure di Funambolika e Pescara Jazz, la cui matrice, come noto, appartiene all’Ente Manifestazioni Pescaresi e non all’assessorato.  Quel che è certo è che tale programmazione dovrà essere spalmata in modo adeguato in tutti i punti della città, non solo nella zona residenziale del centro, garantendo microeventi e flussi turistici ovunque sul territorio”.

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