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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Rancitelli / Via Lago di Borgiano

Rancitelli, presidio per la legalità di Pettinari: solo e con la bandiera tricolore - FOTO -

L'esponente del M5s e vicepresidente del consiglio regionale si è posizionato questa mattina, per diverse ore, da solo in via Lago di Borgiano nella zona delle case popolari

Un presidio simbolico, da solo con la bandiera tricolore, per chiedere alle istituzioni di intervenire concretamente per riportare la legalità a Rancitelli e nelle case popolari. Il vicepresidente del consiglio regionale ed esponente del M5s Pettinari questa matitna si è recato in via Lago di Borgiano per scoraggiare l'attività di spaccio di stupefacenti che, in quella zona, si concentra soprattutto negli alloggi popolari occupati abusivamente.

Pettinari ricorda come i residenti vivono una condizione di paura ed omertà, sotto scacco da parte degli spacciatori e criminali che abitano nella zona, quasi sempre in alloggi di edilizia popolare:

“Solamente con la nostra manifestazione bbiamo fatto da deterrente per i criminali, bloccando traffici illeciti per paura di essere beccati. Ci sono state in totale venti autovetture arrivate nel quartiere, probabilmente per acquistare droga, che alla nostra vista se ne sono andate. Immaginate quanta efficacia potrebbe avere lo stazionamento fisso delle forze di polizia. Non dei Vigili urbani che devono essere tutelati e protetti affinché continuino a svolgere il proprio mestiere. Qui c'è bisogno di chi è addestrato ed equipaggiato per affrontare situazioni difficili, come varabinieri e la compagnia di intervento operativo”.

Pettinari poi attacca la Regione, colpevole di aver approvato una legge che non risolve il problema dell'occupazione abusiva, guadagnando anche 3.000 euro al giorno dallo spaccio e non pagando nemmeno 10 euro di canone d'affitto:

“Giornate come quella di oggi dimostrano che quando c'è la volontà di intervenire e combattere la criminalità concretamente, i risultati si ottengono. Ma questo non è il mio lavoro e nemmeno quello delle tante persone perbene costrette a difendersi dagli spacciatori. È il momento che le istituzioni, il Sindaco di Pescara, il Presidente di Regione Abruzzo, il Prefetto, attivino i presidi fissi di polizia. La strada gliela mostriamo da un decennio, ora la percorrano e aiutino una volta per tutte i cittadini onesti”, conclude."
 

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