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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Politica

Insorge il Pd sulla possibile perdita dei fondi pnrr per il raddoppio ferroviario Pescara-Roma: "Ennesimo fallimento di Marsilio"

Al senatore Michele Fina "le rassicurazioni" sulla nuova linea di finanziamento non bastano con il capogruppo regionale del Pd che parla di vera e propria "beffa" visto lo spostamento dei fondi sulle Marche, critico anche dal deputato D'Alfonso che chiede ora di cogliere almeno l'opportunità di rivedere tutto il progetto

La possibile perdita dei fondi pnrr per la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma e la mancanza di certezze sul se si useranno quelli del fondo di coesione e sviluppo per il Partito democratico rappresentano l'ennesima occasione persa, una dilatazione dei tempi per la realizzazione impossibile da calcolare e anche un altro fallimento della giunta Marsilio sebbene, sostiene il deputato Luciano D'Alfonso, un'opportunità in questo fallimento potrebbe esserci: quella di rivedere in toto il progetto.

Ad intervenire criticando apertamente e ancora una volta il presidente della Regione sono oltre a lui il senatore dem Michele Fina e il capogruppo regionale del partito Silvio Paolucci con quest'ultimo che oltre che di danno parla di beffa. Questo perché spiega, i fondi del pnrr che sarebbero dovuti andare all'infrastruttura abruzzese sarebbero stati deviati sul “potenziamento della Orte-Falconara, linea che è il nostro principale competitor per quanto riguarda lo sviluppo dei corridoi europei su reti ten-t. Evidente che, anche politicamente, il presidente conta poco sulle scelte dell’esecutivo nazionale a trazione Fratelli d’Italia, facendo pagare all’Abruzzo un costo economico e sociale enorme, perché una volta distolti, sarà difficile trovare tanti e tali fondi per portare avanti un’opera che rischia di restare incompiuta già prima di nascere e che ben diciassette sigle di associazioni di categoria e sindacali avevano indicato come cruciale per lo sviluppo dell’Abruzzo”, afferma.

Per Fina è “grave” quanto accaduto qualora davvero i fondi pnrr non ci fossero più e ancor più grave sarebbe il fatto che le rassicurazioni date non sarebbero al momento corroborate da nulla di concreto e sarebbero dunque “insufficienti”. “Dov’è il documento, l’atto di programmazione che stabilisce il passaggio dell’opera alla nuova linea di finanziamento? - chiede - Più tempo trascorre senza, più sarà complicato stabilire lo stanziamento di risorse, visto che occorre rifarlo da zero”, afferma anche lui”.

La posizione di D'Alfonso e la richiesta di un nuovo consiglio comunale straordinario a Manoppello

I consiglieri comunali di opposizione di Manoppello, comune coinvolto nella realizzazione dell'opera e che proprio con Paolucci e D'Alfonso hanno avuto un incontro appresa la notizia della possibile perdita dei fondi, annunciano per voce del segretario del partito Alessio Blasioli che hanno già chiesto un nuovo consiglio comunale straordinario per chiedere di ritirare la delibera approvata in conferenza dei servizi a Roma con Rfi, con cui si è di fatto dato il placet all'opera seppur con richieste specifiche sul miglioramento del progetto. Una delibera, sottolinea, “scelleratamente” ancora difesa dalla maggioranza “per bocca del vicesindaco Giulia De Lellis”. L'obiettivo, afferma, “è di tornare ad essere interlocutore attivo con

la Regione con l’obiettivo di ottenere non soltanto generiche promesse di compensazioni, ma il ritorno al progetto che veda la ferrovia passare per l’Interoporto”.

Un'opposizione che si è protratta per mesi quella nei confronti del progetto ed è per questo, riferisce Blasioli, che D'Alfonso nel corso dell'incontro ha sottolineato come “la volontà di Marsilio di utilizzare il fondo per la crescita e la coesione aprirà una seria opportunità di discussione a cui dovrebbero partecipare tutti i soggetti coinvolti”, così da poter “rimodellare” l'infrastruttura alle esigenze del territorio. Se Paolucci e D'Alfonso hanno ribadito la vicinanza ai cittadini impegnati nella battaglia e la contrarietà alla delibera della maggioranza con il pieno sostegno della federazione provinciale del Pd come dichiarato, riferisce ancora il segretario dem di Manoppello, dalla vice segretaria Leila Kekhoud, per il capogruppo regionale e il senatore Fina la vicenda legata ai fondi per il raddoppio ferroviario Pescara-Roma diventa anche l'occasione per fare il punto sulle mancate promesse, come sostengono, fatte proprio da Marsilio.

Fina e Paolucci sui "fallimenti" del centrodestra

Seppur in proporzioni diverse afferma il senatore, “l'inerzia del governo regionale” peserebbe e in modo preoccupante anche sulla vicenda dell'impianto irriguo del Fucino. Un governo quello a guida centrodestra, incalza Paolucci, “che già non è stato capace di assicurare maggiori risorse al porto di Ortona, in modo che il sistema intermodale per lo sviluppo dei due principali corridoi europei di comunicazione Adriatico-Tirreno e sulla dorsale adriatica avessero come riferimento l’Abruzzo, come la strategia del governo precedente prevedeva, puntando proprio sulle infrastrutture (porti e ferrovia)”, con la “bocciatura” sul potenziamento della tratta ferroviaria che segue quella del 2008 quando il governo Berlusconi, ricorda “penalizzò l’opera di velocizzazione sottraendo i fondi per avviarla. Chiara, infine – dice ancora riferendosi allo spostamento dei fondi sulla tratta della Marche - la scelta del governo, oggi forse più amico dei nostri vicini marchigiani di quanto lo sia dell’Abruzzo di Marsilio, prima inerte e poi intempestivo nel perorare l’opera rendendola possibile secondo i tempi del pnrr”.

“Resta la consapevolezza che le promesse del ministro Salvini di reperire altre risorse per procedere anche sul nostro territorio sono irrealizzabili, visto che lo Stato sta concentrando su altre grandi opere la sua attenzione, Ponte di Messina in primis. Così come senza orizzonte è l’annuncio di Marsilio di destinare allo scopo i fondi della coesione, cosa che sottrarrebbe all’Abruzzo una programmazione con fondi europei per cui è già fra le peggiori performance in Italia, penalizzando ancora una volta gli abruzzesi e lo sviluppo della regione. In definitiva – dice ancora Paolucci -, da attrattori delle risorse Pnrr siamo passati a regione deglutita da attrattori più capaci”.

“In che misura poi eventualmente – chiosa Fina - intervenire con fondi europei toglierà possibilità ad altri progetti a favore della nostra regione, visto che si tratta di risorse destinate in gran parte al Mezzogiorno? Oggi più che mai i cittadini hanno bisogno di dettagli e cifre. Per valutare le scelte, per capire in che modo cambiano le prospettive e le opportunità per l’Abruzzo”.

Certo è, conclude il capogruppo regionale che “con la deviazione delle risorse pnrr dalla ferrovia Roma Pescara, l’Abruzzo perde nuovamente l’occasione per la velocizzazione di quella linea. Un altro fallimento targato Marsilio, incapace di portare avanti una strategia di sviluppo che di fatto era stata già avviata dal precedente governo di centrosinistra e di evitare non solo il danno, ma anche la beffa”.

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