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Venerdì, 29 Settembre 2023
Politica Manoppello

Il Comferr scrive al sindaco di Manoppello: "Subito un consiglio comunale per dire no al raddoppio ferroviario Pescara-Roma"

La presidente Colalongo: "Sono trascorsi 2 giorni da quando è uscita la notizia che i lotti 1 e 2 del progetto di velocizzazione sembrano essere fuori dai finanziamenti Pnnr, ma non abbiamo letto nessuna dichiarazione da parte vostra"

Katia Colalongo, presidente del Comitato Comferr, chiede quindi un consiglio comunale straordinario "che annulli completamente la delibera del 16 maggio 2023 e restituisca a Manoppello il dissenso al raddoppio ferroviario in sede attuale come già era stato fino all’improvvisa e inspiegabile retromarcia cui abbiamo assistito nei due giorni più bui della storia recente del nostro Comune". Come spiega infatti la donna in una lettera aperta al sindaco e ai consiglieri comunali, "sono trascorsi praticamente due giorni da quando è uscita la notizia che i lotti 1 e 2 del progetto di velocizzazione Pescara-Roma sembrano essere fuori dai finanziamenti Pnnr. Sinora non abbiamo letto nessuna dichiarazione da parte vostra in proposito".

Il Comitato Comferr pensa che questa sia "una notizia rilevante e dirompente: rilevante in quanto fa venir meno tutte le urgenze passate sotto la mannaia della scadenza del Pnrr, dirompente perché crediamo debba esserci un nuovo iter autorizzativo quantomeno per la destinazione dei fondi necessari a realizzare i due lotti in questione". Il Comitato ComFerr, a questo punto, invita sindaco e consiglieri "a riconsiderare la scelta di assecondare Rfi e la Regione Abruzzo con la scusa che era già tutto deciso a prescindere, tornando indietro sull’assenso dato a questo tracciato che, come ripetuto più volte dallo stesso sindaco, porterà, un vero “macello”, a Manoppello".

Questo atto, secondo Comferr, "da un lato rafforzerebbe l’incisività del ricorso al Tar da noi sottoscritto e contribuirebbe non poco a riaprire il tavolo delle trattative in quanto, coi tempi che a questo punto inevitabilmente si allungheranno, si potrebbe tornare su uno studio approfondito delle varianti costringendo la Regione Abruzzo a fare, finalmente, una prescrizione che andrebbe nel senso della modernità e del vivere civile. Manoppello deve e può crescere come un centro che abbia una buona qualità della vita e non permettere a nessuno di abbassare il valore del patrimonio edilizio dei suoi cittadini favorendo affitti bassi e/o in nero con inquilini di scarsa affidabilità e probabili portatori di degrado". 

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