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Raddoppio della ferrovia Pescara-Roma, il sindaco di Manoppello invita il ministro Salvini: "Venga a vedere"

Il titolare del dicastero delle infrastrutture invitato direttamente in Val Pescara per "farsi un’idea concreta del progetto, delle sue criticità e delle esigenze dei nostri territori"

Il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca, non molla sulla querelle sorta intorno al potenziamento del treno Pescara-Roma e torna a scrivere al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, che alla commissione ambiente e lavori pubblici del senato aveva parlato di “criticità” in merito alla realizzazione dell’opera: questa volta De Luca invita il vice premier direttamente in Val Pescara per mostrargli, così, “quale scempio provocherebbe sul territorio un raddoppio ferroviario in affiancamento”.

“Sul progetto di Rfi per il raddoppio della ferrovia Roma-Pescara si è tornato a discutere in questi giorni dopo l’incontro convocato a Roma dal commissario Vincenzo Macello con i sindaci dei comuni di Sulmona, Avezzano e Tagliacozzo – dice De Luca – di fatto continuando a bypassare gli interessi dei territori del pescarese e dell’area teatina. Leggo dai giornali che il commissario Rfi annuncia progetti di fattibilità tecnico-economica per tutti i lotti della linea ferroviaria entro quest'anno, con i lavori che dovrebbero partire nel 2024, ma ad oggi, nessuna informazione ufficiale è giunta al Comune di Manoppello, né ai Comuni di Chieti e San Giovanni Teatino che, vivono insieme a noi, e da oltre un anno, dentro questa bolla che pare sempre più illogica. Mentre non si capisce cosa ne sarà dei lotti 1 e 2 (per i quali non ci risulta neppure essersi chiusa la conferenza dei servizi), si annunciano nuovi progetti verso est, senza avere la benché minima idea di un progetto corrente che colleghi davvero e velocemente Pescara e Roma”.

Il progetto della "variante dei cittadini"

De Luca chiede maggiore considerazione: "Sarebbe gravissimo - aggiunge - se l’iter andasse avanti senza considerare seriamente le modifiche proposte dai territori e dunque, nel nostro caso, il progetto di variante interporto, cosiddetta variante dei cittadini. In Abruzzo, il faraonico progetto di velocizzazione del tracciato ferroviario è arrivato ai Comuni interessati durante le vacanze natalizie del 2021 ed è proseguito nelle riunioni di un dibattito pubblico che, proposto come strumento di concertazione, si è rivelato, a mio avviso, inefficace e anche, a tratti, offensivo nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che, diversamente da quanto indicato non stati considerati parte attiva del processo decisionale".

Quindi De Luca conclude affermando: "La domanda che dobbiamo porci è come investire i 720 milioni di risorse pubbliche finanziate dal Pnrr portando benefici ai territori. L’auspicio è che il ministro Salvini voglia programmare una visita in Val Pescara e farsi un’idea concreta del progetto, delle sue criticità e delle esigenze dei nostri territori. Ribadisco che il Comune di Manoppello non è contro l’opera e che crediamo nel suo valore strategico e che, allo stesso tempo, è importante valutare il progetto in toto, cioè studiare l’intera tratta da Pescara a Roma e, nel nostro caso specifico, tenere bene a mente che un’ipotesi di variante al tracciato, con percorso in area Interporto, che lambisce cioè Manoppello scalo senza distruggerlo, è l’unica ipotesi progettuale da percorrere".

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