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Qualità della vita: Pescara risale in classifica, ma per il centrodestra è un fallimento

La classifica sulla vivibilità delle città italiane pubblicata da Il Sole 24 ore vede Pescara risalire di 19 posizioni rispetto allo scorso anno, piazzandosi al 62esimo posto

Pescara sale al 62esimo posto nella classifica generale della qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore. La nostra città guadagna 29 posizioni rispetto all'anno precedente, diventando il secondo capoluogo più vivibile d'Abruzzo dopo Teramo, che si piazza appena due posizioni sopra, al 60esimo posto.

Il centrodestra però, con il capogruppo alla Regione Sospiri e con i consiglieri comunali non si entusiasma per questi numeri, soprattutto perchè andando a spulciare le singole voci che compongono la classifica, Pescara crolla al 102esimo posto su 110 città per quanto concerne giustizia e sicurezza.

Per i consiglieri d'opposizione comunale e regionale, si tratta di un dato che rispecchia il fallimento della giunta Alessandrini:

In sostanza Pescara è all’85° posto per Ricchezza e consumi, al 68° posto per Lavoro e innovazione, all’87° posto per Ambiente e servizi e, soprattutto, al 102° posto, su 110 posizioni, per Giustizia e sicurezza, in compagnia di città come Milano, Bari, Roma, le cui dimensioni, sia in termini geografici che demografici, sono però almeno il quadruplo di Pescara. Addirittura Pescara si colloca in posizione peggiore rispetto a Napoli, che si trova al 96° posto quanto a sicurezza. In altre parole, i tre parametri che si riassumono sotto la dicitura di ‘qualità della vita’ rappresentano la bocciatura dell’amministrazione Alessandrini, ossia la ricchezza di un territorio, parametro fondamentale per una città che fonda la sua economia sul commercio, il Lavoro e la sicurezza. Tant’è che siamo al 75° posto quanto a tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni

Bocciatura anche sul fronte delle politiche ambientali, mentre il centrodestra sottolinea come sia solamente nel settore divertimento e tempo libero che Pescara scala posizioni arrivando all'ottavo posto assoluto in Italia.

Un dato che chiaramente ci rende l’idea della leggerezza, della superficialità e dell’inadeguatezza amministrativa della giunta Alessandrini, incapace di affrontare le problematiche di sostanza, quelle reali dei cittadini, e tutta protesa alla ricerca del consenso sponsorizzando feste e concertini di rapido consumo. La verità che oggi emerge da quella classifica è che Pescara è purtroppo diventata una delle peggiori città d’Italia, i cittadini ne hanno già assunto piena consapevolezza, ora anche il
sindaco Alessandrini e la sua giunta dovrebbero fare un serio esame di coscienza e farsi da parte

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