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Una struttura all'avanguardia e con molti più posti letto: via alla riqualificazione dell'ospedale San Massimo di Penne

Pubblicato il bando europeo dall'Agenzia regionale informatica e committenza che prevede la ristrutturazione di due delle tre palazzine e la realizzazione del nuovo pronto soccorso

Pubblicato il bando per la gara europea utile ad affidare i lavori per la ristrutturazione dell'ospedale San Massimo di Penne. Nella giornata di ieri, giovedì 16 febbraio, a parlare a IlPescara dell'avvio dell'iter amministrativo per arrivare all'avviso aveva parlato il sindaco Gilberto Petrucci. Di oggi la notizia della pubblicazione del bando da parte dell'Aric (l'Agenzia regionale informatica e committenza) confermata dall'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e dal parlamentare abruzzese e il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Guerino Testa e Leonardo D'Addazio.

Si tratta di un affidamento da 12 milioni 612mila 523,69 euro destinati ai lavori edilizi che saranno fatti sulla struttura a fronte di una delibera Asl che di milioni ne prevede complessivamente più di 16 (per la precisione 16 milioni 235mila 374,82 euro) includendo anche altri interventi a cominciare da quelli dell'ammodernamento interno della struttura. Obiettivo della riqualificazione delle opere messe a bando è quello di ridare al San Massimo le funzioni di ospedale di base aumentando notevolmente anche i posti letto a disposizione del presidio.

Un aspetto questo sottolineato dall'assessore Verì che si dice “particolarmente orgogliosa di questo risultato – commenta l’assessore Verì – perché è frutto di un lavoro durato anni, che ci ha visti sostenere sui tavoli ministeriali le ragioni di una riclassificazione dell’ospedale di Penne, che la programmazione della precedente amministrazione regionale aveva individuato come presidio di area disagiata, vale a dire una struttura con appena 20 posti letto di area medica e con servizi esclusivamente di day surgery. Nella rete ospedaliera di questo governo regionale, il cui esame da parte dei ministeri affiancanti è ormai alle battute finali, il San Massimo torna invece ad avere funzioni di ospedale di base con 83 posti letto ordinari e 15 diurni, reparti chirurgici e terapia intensiva. Un presidio strategico nella rete regionale – aggiunge - , a servizio non solo dell’area vestina, ma anche di supporto per eventuali necessità dell’ospedale di Pescara”.

L'intervento per i Testa e D'Addazio rappresenta “il punto di partenza per dotare Penne, l'area vestina e l'intero Abruzzo di una struttura adeguata ed efficiente che da sempre rappresenta un presidio strategico per il territorio. Un segnale chiaro e concreto, dopo troppi anni di vani annunci, che attesta ancora una volta il tangibile operato del governo regionale a guida Marsilio”.

Proprio D'Addazio nei giorni scorsi aveva fatto il punto sulle priorità per il rilancio dell'area vestina inserendo tra queste proprio la sanità. Come annunciato dal sindaco gli interventi riguarderanno non solo la ristrutturazione di due degli edifici che costituiscono il San Massimo facendone strutture all'avanguardia, ma anche la realizzazione del nuovo pronto soccorso la cui “torre” sorgerà proprio tra le due palazzine.

Azzerare le riforma con cui si è deciso il declassamento del presidio è l'obiettivo del sindaco Petrucci, come aveva già avuto modo di ribadire ieri a IlPescara. La pubblicazione del bando e dunque l'avvio dei lavori di riqualificazione di due delle tre palazzine del San Massimo con anche la realizzazione del nuovo pronto soccorso “era un punto fondamentale del mio programma elettorale – dice oggi il sindaco -. Dopo anni di promesse, finalmente, abbiamo raggiunto l’ultimo tassello attraverso il quale sarà attivata la ristrutturazione dell’ospedale San Massimo. Voglio ringraziare il presidente Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l’assessore alla sanità Nicoletta Verì e la Asl di Pescara, per il gioco di squadra messo in campo con la mia amministrazione comunale e portato avanti con determinazione al fine di reperire i nuovi fondi e per completare l’iter amministrativo”.

“La procedura – ricorda il sindaco - è stata rallentata purtroppo a causa del covid e per le pastoie burocratiche presenti lungo il percorso. La seconda fase è quella di potenziare i reparti, i servizi e assumere nuovo personale, con l'obiettivo di migliorare l’offerta sanitaria sul territorio, attraverso l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale e il nuovo atto aziendale della Asl di Pescara. Con il neo presidente della quinta commissione sanità, Leonardo D’Addazio, siamo già a lavoro. Lavoreremo insieme per rilanciare la sanità sul nostro territorio”.

Quella del San Massimo, precisa Verì, è solo la prima gara pubblicata del piano di interventi di edilizia sanitaria programmati dall’attuale governo regionale. Un piano che comprende la costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano, Vasto, Teramo e la riqualificazione complessiva del policlinico di Chieti.

I dettagli del bando

L’importo a base d’asta degli interventi è di oltre 12 milioni e mezzo di euro. I lavori sono finanziati con le risorse messe a disposizione dallo Stato con la finanziaria 2018 (cui ha fatto seguito la sottoscrizione dell’accordo di programma nel 2020), integrate con specifici fondi regionali stanziati dalla giunta a dicembre scorso. Il capitolato tecnico e il disciplinare sono stati redatti dalla Asl di Pescara.

Le domande andranno presentate entro il 7 marzo 2023. Si tratta di una gara ad evidenza pubblica a procedura ristretta che prevede, dal momento dell'affidamento, la conclusione dei lavori entro 735 giorni al netto dei tempi per il rilascio di pareri e i nulla osta da parte delle amministrazioni competenti.

All'esito della pre-qualifica verranno invitati a presentare un'offerta cinque candidati e qualora gli idonei siano di numero superiore si procederà con sorteggio pubblico in forma anonima con estrattore automatico. L'espletamento della procedura si svolgerà in modalità telematica sulla piattaforma S.Tel.La https://stella.regione.lazio.it/Portale/

La gara si svolgerà dunque in due fasi, quella della pre-qualifica e quella di invito. Per l'espletamento della stessa (fase di affidamento) si costituisce uno staff di personale a supporto del Rup (Responsabile unico del procedimento) dotato della necessaria esperienza professionale.

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