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Promozione turistica: la Regione spende 71 mila euro, ma le foto sono delle spiagge delle Maldive

A sollevare il caso il deputato pescarese Colletti ed il consigliere regionale Taglieri del M5s. Le immagini utilizzate per la promozione turistica dalla Regione non mostrano infatti luoghi abruzzesi

Immagini promozionali dell'Abruzzo per la campagna di marketing della Regione che utilizzavano in realtà foto di paesaggi non abruzzesi. La denuncia arriva dal deputato pescarese Colletti e dal consigliere regionale Taglieri che hanno scoperto, dopo la segnalazione arrivata da alcuni turisti che hanno soggiornato in Abruzzo, che le fotografie che campeggiavano sui cartelloni autostradali, sulle brochure e sul web fossero in realtà di luoghi non abruzzesi, ed addirittura in un caso delle Maldive.

Secondo i pentastellati, che hanno effettuato delle ricerche, si tratta di immagini già utilizzate anche da altre campagne turistiche e che potevano essere acquistate a 5 euro sul web, già visualizzate migliaia di volte in tutto il mondo per altri contesti. Per questo, presenteranno un esposto alla Corte dei Conti per risalire alle responsabilità di quanto accaduto, un fatto che danneggia l'immagine dell'Abruzzo:

"Certamente le responsabilità politiche le ha l’Assessore Febbo, ma è da valutare se ricadano anche su chi ha realizzato il prodotto e se questo possa comportare, una richiesta di risarcimento del danno da parte della Regione che da parte sua non ha saputo scegliere e controllare chi ha realizzato il lavoro. Leggendo le carte ci siamo anche resi conto che la Regione ha investito in campagne pubblicitarie sui social media e su Google.

Cosa lodevole se fosse stata, pensata per gli interessi dell’Abruzzo, ma il bando, aggiudicato ad una impresa abruzzese per circa 71.000 euro prevedeva la gestione di campagne Adwords, in pratica annunci collegati alle ricerche Google, e campagne pubblicitarie su Facebook. Un aspetto veramente anomalo è che il bando prevedeva che all’incirca il 40% del budget fosse impiegato come spesa pubblicitaria, e la restante parte fosse il compenso per la gestione della campagna, un compenso, a sentire diversi operatori del settore veramente esagerato

Per Colletti e Taglieri, fra l'altro, l'Abruzzo non avrebbe avuto nemmeno un reale incremento dei turisti, e quindi il danno è stato doppio aggiungendo che spesso le azioni concrete per valorizzare il turismo nella nostra regione non arrivano

Il turista occasionale, che non legato al territorio da origini familiari, tende a scegliere altre mete. Alla luce di questo è necessaria un’attenta analisi da cui devono scaturire strategie sia per una accattivante promozione del territorio sia per l’organizzazione degli esercenti che dovranno adeguare la loro offerta alla domanda

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