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Tra un anno il piano del verde per valorizzare il patrimonio arboreo e creare nuovi parchi in città

Lo annuncia il presidente della commissione ambiente Ivo Petrelli: completato per il 90 per cento il censimento del verde, fino ad oggi contati circa 25mila alberi

Pescara avrà entro un anno il Piano del verde: un vero e proprio piano regolatore del sul patrimonio arboreo. Ad annunciarlo è il presidente della commissione comunale ambiente Ivo Petrelli dopo la seduta cui ha preso parte l'architetto Mario Caudullo, dirigente del settore Verde. Si tratterà, spiega Petrelli, di uno strumento di pianificazione che sulla base di requisiti nazionali “detterà le regole circa il tipo di piantumazioni realizzabili sul territorio, sulle modalità di realizzazione e sulla loro gestione e manutenzione, sulla scorta delle annesse Norme tecniche di attuazione specifiche per il settore”. Un Piano che “dovrà necessariamente poi coordinarsi con il piano regolatore generale della città, ovvero con lo sviluppo urbanistico ed edilizio di Pescara. Gli uffici tecnici – fa quindi sapere - hanno già completato per il 90 per cento il censimento del patrimonio esistente, ora si passerà alla fase di raccordo con l’università di Camerino con l’individuazione di un esperto esterno per la scrittura finale del documento”.

L'obiettivo, prosegue Petrelli, quello di fare di Pescara un città green e sostenibile e che sia così, tiene a precisare, “lo dimostrano gli investimenti portati avanti nel campo della mobilità ciclabile così come la campagna che ci ha permesso di conquistare la Bandiera Blu. E in tale prospettiva è evidente la portata strategica di un Piano del verde capace di disciplinare e di fornire regole chiare circa il patrimonio arboreo del territorio.

“Come ha riferito l’architetto Caudullo, gli uffici sono ormai in uno stato avanzato per la redazione del censimento del verde già esistente: sul patrimonio pubblico parliamo di circa 25mila alberi esistenti e resta da censire un ultimo reticolo di Porta Nuova che sale verso San Silvestro; ora si passerà al censimento del verde privato, ovvero degli alberi e delle piante presenti in giardini e aree verdi private, e alla predisposizione del Piano di digitalizzazione della gestione del verde cittadino. In tal senso si farà ricorso anche all’utilizzo del programma Life, documenti innovativi e propedeutici rispetto al Piano del verde che si propongono di conciliare i cambiamenti climatici, il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e lo stesso Piano del verde, dettando le linee guida delle best practice”.

Secondo quanto previsto Il Piano dovrà anche garantire la fruibilità del verde cittadino, ad esempio nella realizzazione dei futuri parchi che, per essere considerati utili al cittadino, non dovranno avere una distanza dalle abitazioni residenziali superiore ai quindici minuti di percorrenza a piedi, considerato il limite massimo non superabile. “Una volta completato – conclude Petereli – dovrà essere messo in rapporto con il Piano regolatore e con lo sviluppo dei vari comparti edificatori e da quel momento Pescara si sarà dotata, al pari di città come Milano, Torino o Prato, di uno strumento di pianificazione che indicherà le aree in cui è opportuno o meno procedere con una riforestazione, la tipologia di piante da scegliere e piantumare e la tempistica”.

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