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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'ostruzionismo dilata i tempi della discussione sul piano di risanamento acustico: slitta ancora l'approvazione

Nessuna modifica sostanziale al documento, ma i tanti emendamenti presentati rallentano i lavori: in aula si torna lunedì 8 maggio

Una strada in salita quella del piano di risanamento acustico tra emendamenti della maggioranza ritirati e lunghi confronti su tutti quelli portati in aula dalle opposizioni che non si fanno però spazio all'interno del documento, se non per alcune modifiche terminologiche.

Ci si aspettava che l'approvazione definitiva arrivasse entro questa settimana, ma così non è stato: tutto rimandato a lunedì 8 maggio quando l'assise tornerà a riunirsi per discutere gli emendamenti ancora da illustrare. Certo è che sulle posizioni resta la distanza sebbene in maggioranza ci sia chi continui ad esprimere perplessità, ma questo sembra non sarà sufficiente per fermare quell'approvazione che per centrosinistra, Movimento 5 Stelle e soprattutto le associazioni di categoria che ne chiedevano il ritiro (Confartigianato, Confesercenti, Cna e Confcommercio), si tradurrà nella definitiva desertificazione del quadrilatero di piazza Muzii prima e poi, con l'estensione dello stesso a tutto il territorio comunale, di tutta la vita sociale serale della città.

Un piano sbagliato hanno più volte sottolineato le opposizioni e destinato a non risolvere il problema reale: quello del "rumore antropico" che nulla avrebbe a che vedere con i locali. Nessuna delle misure pensate, sostengono, potrebbe ridurre il vociare degli avventori e di certo non è immaginabile che siano gli esercenti a chiedere a chi staziona fuori dai locali di abbassare la voce. Tante le contestazioni sollevate e a poco servono le rassicurazioni ribadite da chi guida Palazzo di Città sul fatto che il piano sarà applicato solo in caso di necessità. Una necessità che per centrosinistra e Movimento 5 stelle si potrebbe verificare praticamente ovunque e in qualsasi momento dato che per sforare i decibel basterebbe addirittura il vociare di due persone. 

Una lunga ed estenuante discussione quella che va avanti ormai da giorni nella sala consiliare e che, a dirla tutta, pochi frutti sembra stia portando a chi al piano si oppone. Ad un punto di certo si arriverà e sarà la sua approvazione, ma potrebbe non essere quello definitivo dato che una volta incassato il parere favorevole dell'aula di battaglia potrebbe iniziarne un'altra. Le quattro associazioni di categoria citate che hanno deciso di non presentarsi più in aula dopo il “no” alle nuove rilevazioni Arta in piazza Muzii prima di arrivare a fine lavori, hanno infatti più volte annunciato l'intenzione di ricorrere al Tar (Tribunale regionale amministrativo) per fermarlo.

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