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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Movida, niente da fare per il piano di risanamento acustico: slitta ancora la discussione in consiglio comunale

Accolta la richiesta di sospensiva avanzata da Giampietro (Pd): in aula si torna il 2 maggio, ma nel mezzo ci sarà un confronto tra i capigruppo e le associazioni di categoria che continuano a chiederne il ritiro

Un vero e proprio percorso ad ostacoli quello del piano di risanamento acustico. La discussione e l'approvazione del contestato documento slittano ancora. L'auspicio della maggioranza è che il 2 maggio sia il giorno in cui si metterà un punto alla questione, ma la battaglia che le opposizioni e in particolare le associazioni di categoria stanno portando avanti sta di fatto dilatando i tempi per la sua adozione.

Dopo un primo rinvio ufficialmente dovuto all'assenza dell'assessore comunale Isabella Del Trecco bloccata a casa dall'influenza, è arrivato il secondo e prima che il documento torni all'attenzione del consiglio comunale ci sarà un ulteriore passaggio: il confronto tra i capigruppo e i rappresentanti delle associazioni di categoria che continuano a chiedere il ritiro del documento. Parliamo di Confartigianato, Confcommecio, Cna e Confesercenti.

Ad avanzare la richiesta di sospensione per aprire un nuovo confronto è stato il capogruppo Piero Giampietro (Pd). Richiesta che ha trovato la disponibilità del sindaco Carlo Masci e che ha dunque portato allo slittamento al 2 maggio per far sì che si possa tenere l'incontro propedeutico alla presenza di tutte le associazioni che si oppongono all'approvazione.

Quello del piano di risanamento acustico ha avuto modo di dire Del Trecco in aula, va approvato sia per favorire le esigenze dei residenti che quelle degli esercenti, tornando però a rassicurare: vi si ricorrerà solo se necessario. Certo è che il documento divide tutti, a quanto pare anche la maggioranza. Pensato per piazza Muzii il timore degli esercenti e di chi li rappresenta è che non solo spegnerà definitivamente la vita serale della zona dove in tanti hanno investito aprendo le loro attività, ma che vada a danneggiare tutta la città potendosi in seconda battuta applicarsi ovunque, persino negli stabilimenti balneari e con la stagione estiva alle porte, hanno più volte sottolineato gli addetti ai lavori, è un rischio che non si può correre.

Il piano per loro ricadute negative le avrà sull'economia complessiva della città e del centro in particolare visto che si parla di piazza Muzii. "Spegnere" la città di notte per loro significa anche "spegnerla" di giorno dato che il passeggio serale sarebbe molto importante per il ritorno all'acquisto nei giorni successivi.

Quella che si sta combattendo a Palazzo di Città è una vera battaglia tra modifiche, rassicurazioni e timori. L'ultima carta le associazioni di categoria se la giocheranno nell'incontro con i capigruppo che potrebbe o non potrebbe portare ad ulteriori modifiche. Sembra infatti difficile immaginare che il centrodestra che ha strenuamente difeso fino ad oggi il piano in nome della necessità di ridurre l'inquinamento acustico, possa decidere di ritirarlo. Staremo a vedere.

Un minuto di silenzio il consiglio comunale su richiesta del consigliere comunale Giovanni Di Iacovo (Pd) ha voluto dedicarlo al giovane che qualche giorno fa è precipitato da un palazzo di via Nazario Sauro perdendo la vita: era il titolare di uno dei locali della cosiddetta movida di Corso Manthoné.

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