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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fissato l'incontro con le associazioni di categoria, le opposizioni: "Il piano di risanamento acustico va ritirato"

Il confronto tra i capigruppo di maggioranza e minoranza e i rappresentanti degli esercenti si terrà venerdì 28 aprile alle 12.30, dopo l'ennesimo stop all'approvazione M5s e Pd chiedono un passo indietro a sindaco e giunta

Centrosinistra e Movimento 5 Stelle chiedono buon senso all'amministrazione accogliendo con favore la decisione di rinviare la discussione sul piano di risanamento acustico perché si possa avere un ultimo e si spera chiarificatore confronto con le associazioni di categoria.

Una riunione quella tra i capigruppo e i rappresentanti di Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio decisa dopo la richiesta di sospensione dei lavori avanzata dal capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro e poi accolta. L'incontro si terrà venerdì 28 aprile, con il criticato documento che in consiglio comunale tornerà il 2 maggio.

Un piano che le associazioni chiedono di ritirare con il sostegno dei gruppi di opposizione con i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo (M5s) che sperano che quel confronto possa “far capire a Masci e al centrodestra che la delibera da loro proposta va ritirata perché inutile e dispendiosa”, e quelli del Pd (Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo) e della lista Sclocco sindaco (Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli) che sottolineano come “mai era successo che tutte le associazioni di categoria, all’unisono, chiedessero con convinzione il ritiro di un atto così divisivo”. Per questi ultimi il piano di risanamento acustico “rischia davvero di impoverire Pescara sul piano dell’offerta turistica e ricreativa, proponendo al tempo stesso di scrivere assieme all’amministrazione un patto per far convivere il diritto all'impresa, al lavoro e al riposo. Il centrodestra invece ha solo mortificato gli esercenti con una sequela di ordinanze, restrizioni, irrigidimenti sull’occupazione del suolo pubblico: ora la situazione in piazza Muzii è radicalmente cambiata e il piano di risanamento acustico va ritirato per giungere a regole condivise e più equilibrate”, aggiungono.

L'occasione per i pentastellati anche per criticare l'annunciata installazione di un rilevatore fonometrico proprio in piazza Muzii per una spesa complessiva di 50mila euro. Nonostante il sindaco Carlo Masci sul punto abbia chiarito che la decisione di acquistarlo e installarlo proprio nella zona della movida dove il troppo rumore antropico ha portato alla redazione del piano, spiegando che si tratterebbe di un mero strumento di raccolta dati utile ad attenzionare la città sull'inquinamento acustico in relazione a tutto ciò che è rumore, quella spesa per i pentastellati è uno sperpero di soldi pubblici per l'acquisto di uno strumento “di mero rilevamento, di fatto inutile per contenere le emissioni sonore”. “Si scaricheranno responsabilità non sopportabili addosso ai gestori dei locali che dovrebbero far garantire, a proprie spese, il rispetto dei limiti sonori non solo dentro i loro locali, ma anche fuori, di fatto sostituendosi agli enti pubblici – aggiungono -. Masci, in preda al panico per evitare di essere raggiunto da avvisi di garanzia a seguito delle denunce dei residenti, non si preoccupa di trovare una soluzione valida, che contemperi le istanze di residenti e degli esercenti, ma di approvare qualsiasi cosa possa mettere a tacere le carte bollate nei suoi confronti”. Per loro il primo cittadino non si assumerebbe le proprie responsabilità “giustificando le proprie posizioni come costantemente obbligate da vani tecnicismi, vuole anche ricandidarsi a governare la città? Farebbe meglio a dimettersi da subito”, chiosano.

“Pescara è stanca dei continui scontri frontali che il centrodestra sta instaurando con cittadini, imprese, contro chiunque chieda di modificare i progetti dell’amministrazione – dicono invece dal centrosinistra -. Sul piano di risanamento acustico si gioca la vita di centinaia di imprese e di addetti: questa mattina abbiamo chiesto e ottenuto che la discussione in consiglio comunale venisse sospesa per far incontrare le associazioni di categoria con i capigruppo di maggioranza e minoranza, incontro che si terrà venerdì alle 12.30. Ci auguriamo – concludono che queste ore facciano comprendere al centrodestra che il piano va ritirato per evitare l’ennesima frattura dolorosa fra il Palazzo di città e i pescaresi”.

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