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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Il piano di risanamento acustico sarà approvato, il presidente Petrelli: "Nessuna repressione e ogni misura sarà condivisa"

Le ultime modifiche al documento prima dell'approvazione in consiglio comunale passeranno per la commissione ambiente e alla vigilia della definitiva approvazione e adozione arrivano le rassicurazioni. Previste deroghe per gli eventi organizzati dal Comune

Quello del piano di risanamento acustico è un obbligo di legge cui l'amministrazione deve adempiere, ma le misure in esso contenute saranno applicate solo coni il parere del tavolo tecnico che sarà istituito e che avrà una commissione permanente di cui faranno parte Comune, Arta, Asl, Regione, forze dell'ordine, ma anche residenti ed esercenti.

Il piano, insomma, sarà approvato ed adottato. Chiara la posizione espressa dal presidente della commissione comunale ambiente Ivo Petrelli alla vigilia dell'ultimo passaggio in consiglio comunale del documento che le associazioni di categoria continuano a chiedere di ritirare. In aula la discussione ci sarà il 13 aprile, ma il 12 proprio le associazioni (Cna-Confartigianato-Confcommercio-Confesercenti) formalizzeranno la richiesta di azzeramento del piano all'amministrazione presentando gli ultimi dati dell'Arta (Agenzia regionale tutela dell'ambiente) che dimostrerebbero come di quello strumento “repressivo” bisogno non c'è.

Petrelli da parte sua come già fatto nei giorni scorso con l'assessore comunale Isabella Del Trecco torna a dire che “repressivo” il piano di risanamento acustico non lo sarà e che il suo scopo è quello di fornire all'amministrazione “un ampio ventaglio di strumenti utili per conciliare le esigenze di chi abita nell’area della movida di piazza Muzii e di chi ci lavora con attività di ristorazione e di intrattenimento. Ma - sottolinea - il ruolo strategico e la competenza su quali di quegli strumenti disponibili dovranno essere realmente adottati, di volta in volta, sarà attribuito al tavolo tecnico-commissione permanente che finalmente potranno dialogare e trovare il giusto equilibrio”.

Se giovedì 13 il documento dunque arriverà in consiglio, mercoledì 12 sarà la volta proprio della commissione presieduta da Petrelli. Commissione nel corso della quale spiega, “approveremo gli emendamenti per meglio definire la composizione e le modalità operative del tavolo”, ma che sarà anche l'occasione per “introdurre le possibilità di deroga al piano prevedibili per eventuali grandi eventi che fanno capo al Comune”.

Insomma, dopo il passaggio agli altri enti, si tratta ora di chiudere l'iter burocratico del piano nato per limitare il rumore in piazza Muzii. Di piazza Muzii e della movida proprio in quel quadrilatero continua a parlare Petrelli, ma tra i timori delle associazioni c'è anche quello che una volta ottenuto il placet lo strumento possa trovare applicazione in tutto il territorio comunale senza dimenticare che comunque alle restrizioni anche nella zona centrale si sono sempre detti contrari.

“Non stiamo approvando uno strumento repressivo – torna quindi a sottolineare Petrelli -, ma solo un documento che ci dice cosa è possibile fare dove necessario, mentre dove non ci sono criticità inerenti al problema ‘rumore’ non dovremo fare alcunché. Il piano, ovviamente, nasce da un obbligo di legge, la 447 del ’95, dpcm del ’97 e infine un decreto del ’98 e dalla legge della Regione Abruzzo del 2017. Il Comune ha affidato un incarico a un tecnico dell’Arta che attraverso verifiche e controlli ha individuato le criticità maggiori dell’area di piazza Muzii, anche a causa della disposizione urbanistica, della presenza dei locali e soprattutto del carico antropico. E dopo aver recepito le osservazioni di Provincia e Regione siamo pronti con un piano nel quale abbiamo inserito gli strumenti potenzialmente utili per la riduzione dell’inquinamento acustico”. Il piano, prosegue, “non è uno strumento attuativo, non è un regolamento, ci fornisce piuttosto solo le misure che potrebbero essere adottate e che comunque andranno anche riviste visto che si basano su controlli eseguiti nel 2017”. Un regolamento che comunque, aveva avuto modo di dire il consigliere comunale del Pd Giovanni Di Iacovo ci sarà abbattendosi sulla vita sociale della vita serale della città. Che le posizioni divergano è noto, ora si dovrà vedere cosa accadrà una volta che il documento otterrà il “sì” definitivo.

Da parte sua Petrelli sottolinea come in ballo ci sia il problema dell'inquinamento acustico ribadendo comunque il ruolo che avrà il tavolo tecnico su ogni decisione che all'indomani dell'adozione del piano sarà presa. “Credo che sia chiaro l’intento finale del piano, che non è quello di dividere la città in due fazioni, gli amanti del caos da una parte e i fautori della tranquillità dall’altra, ma piuttosto vogliamo finalmente trovare un punto di equilibrio che dia agli operatori il modo di lavorare con delle regole chiare e, dall’altro lato, che non turbi la salute dei residenti, ricordando che il sindaco è la prima autorità sanitaria della città e ha il dovere di garantire la tutela di tutti i cittadini. Dunque non vogliamo turbare la tranquillità di chi abita in piazza Muzii, ma neanche spegnere la socialità e la convivialità che sono l’anima della città. Per questa ragione – conclude – lo strumento principe del Piano sarà la costituzione del Tavolo tecnico congiunto che dovrà riunirsi almeno ogni sei mesi e verificare la situazione allo stato dei controlli che l’Arta dovrà periodicamente ripetere. Gli strumenti operativi dei componenti del tavolo verranno meglio definiti nel regolamento attuativo”.

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