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Alessandrini (M5s) in diretta da piazza Muzii: "Vi dimostro che non sono gli esercenti la causa del rumore della movida" [VIDEO]

La capogruppo comunale fa una passeggiata di venerdì sera tra i locali del centro per dimostrare al centrodestra cos'è il rumore antropico e da cosa è prodotto in vista del ritorno in consiglio comunale per l'approvazione del contestato piano di risanamento acustico

Una diretta sul posto per dimostrare che non c'è alcun legame tra l'occupazione del suolo pubblico concessa ai titolari dei locali che possono quindi mettere tavolini e sedie davanti ai loro esercizi commerciali e il rumore che si genera nel quadrilatero di piazza Muzii.

A scegliere l'originale modo di parlare del contestato piano di risanamento acustico oggetto di discussione da giorni in consiglio comunale, è stata la capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini. Un video girato venerdì 5 maggio che vuole essere la risposta ad un emendamento che metterebbe in correlazione le due cose. L'obiettivo della capogruppo è di dimostrare che ciò che avviene è esattamente il contrario e cioè che a generare il rumore antropico non sono le persone che siedono, sorseggiando e mangiano qualcosa durante l'aperitivo, la cena o il dopocena, ma che a produrlo è il chiacchiericcio di chi si ferma in strada davanti ai locali dove l'occupazione del suolo pubblico in sostanza non c'è.

Una passeggiata quella della Alessandrini che parte proprio da piazza Muzii dove ci sono persone ai tavoli e dove, mostra facendosi riprendere con lo smartphone, di rumore sembra quasi non essercene. La camminata prosegue lungo via Cesare Battisti nel tratto nord, quello che sbuca in via De Amicis. Di gente in piedi lungo strada ce n'è molta. Persone che chiacchierano e bevono un bicchiere di vino. Pochissimi i tavoli delle attività perché in quella zona sono pochi quelli che occupano il suolo pubblico.

I rumori sono molto più forti, questo quello che voleva mostrare, tanto da essere costretta ad alzare la voce. “Qui – dice la pentastellata – dove ci sono tantissime persone e non c'è un centimetro quadrato di occupazione di suolo pubblico il rumore c'è ed è questo che dobbiamo dimostrare al sindaco Carlo Masci e tutto il centrodestra”, ovvero che i locali non sono responsabili del rumore antropico. 

“Continuano a dire che è la presenza dei tavoli a produrre il rumore, ma non è così e questo va capito perché una volta che l'amministrazione avrà approvato il piano per fare rispettare i limiti della pressione sonora in sostanza la zona dovrà essere chiusa e sottoposta ad un nuovo lockdown. C'è un lmite di 60-65 decibel, ma le tabelle sul rumore che possiamo trovare anche online, ci dicono che a generare 60 decibel sono già due persone che parlano a distanza di un metro. Quindi – dice ancora Alessandrini - per stare nei limiti rigidissimi ci si dovrà incontrare solo all'interno dei locali e magari parlare a bocca chiusa e con la lingua dei segni”.

Insomma un video con cui intende dimostrare che gli esercenti non sono la causa del rumore e quindi neanche chi si siede ai tavoli posizionati all'esterno, ma anche per ribadire quello che sostiene anche in aula dove il dibattito sul piano di risanamento acustico va avanti da giorno e che sostengono tutte le opposizioni: con l'approvazione del documento nel quadrilatero di piazza Muzii dovranno chiudere tutti i locali e a cascata, essendo poi applicabile su tutto il territorio comunale, lo stesso potrebbe accadere in qualunque zona della città.

Le ragioni sul perché si andrà avanti con l'approvazione le hanno più volte ribadite sia il sindaco Masci che l'assessore Isabella Del Trecco che quella delibera l'ha portata in aula, ma le rassicurazioni sul fatto che sarà applicata solo quando strettamente necessario continuano a non convincere la minoranza così come le associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio) che dopo la decisione di non rifare i rilevamenti Arta prima di arrivare al voto, hanno deciso di non presentarsi più a Palazzo di Città in segno di protesta. Associazioni che si sono anche dissociate dalle altre due che invece il piano lo sostengono: Casartigiani e Ascom.

Il piano di risanamento acustico per quello che dovrebbe essere il suo “ultimo atto” prima dell'approvazione, in consiglio comunale ci tornerà lunedì 8 maggio e la capogruppo del Movimento 5 Stelle invita i cittadini a seguire e presentarsi in aula per sostenere la battaglia di chi continua a dire “no”.

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