Piano Regolatore Portuale, è polemica tra il M5S e il Comune
I grillini: "Per il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici vi sono carenze e dubbi su diversi aspetti". Alessandrini e Del Vecchio: "Chiedono solo un'integrazione dei documenti"
Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il Comune di Pescara in merito all’iter di approvazione del Piano Regolatore Portuale, che secondo i pentastellati starebbe incontrando alcune complicazioni a causa di una "stroncatura" da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Il coordinatore cittadino Massimo Di Renzo e i consiglieri comunali Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo parlano di “carenze su diversi aspetti fondamentali” rilevate dal Consiglio Superiore, che quindi non sarebbe stato in grado di emettere il parere richiesto, limitandosi a richiedere una lunga serie di documenti integrativi.
Si parla, ad esempio, della mancanza del Piano stralcio di difesa dalle alluvioni, “indispensabile – sottolinea il M5S – per valutare il rischio alluvioni, vista anche la pericolosa tendenza all’esondazione del fiume Pescara, non opportunamente considerata dalle analisi del PRP, cosi’ come le portate da prendere in considerazione devono essere notevolmente piu’ alte di quelle analizzate”.
Pronta la replica del sindaco Marco Alessandrini e del suo vice Enzo Del Vecchio, che smorzano le perplessità dei grillini ricordando che Regione, Comune, Capitaneria di Porto, Autorità di Bacino e i professionisti che hanno redatto il PRP “sono impegnati già dalla metà del mese di dicembre a fornire quanto domandato, quindi da quando il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha richiesto integrazioni e aggiornamenti di dati e analisi ulteriori anche con riguardo al piano stralcio delle alluvioni, che si stanno redigendo con i diversi soggetti competenti”.
Nessuna stroncatura, dunque, "ma, più realisticamente, una semplicissima integrazione".
