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Piano Regolatore Portuale, Acerbo: "No al consiglio comunale chiuso"

Il consigliere comunale Acerbo assieme al candidato sindaco Loredana Di Paola interviene in merito alla questione del consiglio comunale a porte chiuse per il Piano Regolatore Portuale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Come abbiamo già scritto ieri è assolutamente ingiustificata la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale in piena campagna elettorale per dare il via libera al Piano Regolatore Portuale.

La decisione della conferenza dei capigruppo di tenere il prossimo 16 maggio una seduta per deliberare su una questione così importante è sul piano politico gravissima e su quello della legittimità assai dubbia.

Un Consiglio uscente può riunirsi in sessione straordinaria solo per improrogabili motivi di urgenza  e necessità.

Esprimersi su un atto di pianificazione non rientra certo tra questi casi.

E' poi grave e ridicolo che la discussione e la votazione sul Piano Regolatore Portuale avvenga in una seduta a porte chiuse convocata per il mattino alle 9. Su una questione del genere si discute a porte aperte e con il massimo coinvolgimento della cittadinanza e delle categorie interessate.

Che la proposta sia venuta dal PD è cosa ancor più ridicola, visto che era il PD che voleva far sciogliere anticipatamente il Consiglio e far arrivare il commissario.

Da tempo constatiamo che sul porto centrodestra e centrosinistra hanno la medesima posizione ma la cosa non può che preoccupare visto che hanno condiviso anche il precedente devastante progetto della diga foranea e del molo di levante.
 
Noi che ci opponemmo a quel tappo, porteremo in Consiglio il nostro dissenso spiegando per l’ennesima volta che la maniera con cui è stata chiusa la procedura VAS è per noi inaccettabile.
 
Viene da chiedersi se centrodestra e centrosinistra le carte della Vas le hanno lette.
 Come abbiamo denunciato da tempo troviamo assai discutibile e alquanto inquietante che le controdeduzioni alle osservazioni di ordine degli ingegneri, comandanti pescherecci, armatori, ambientalisti siano state affidate agli stessi progettisti dell’opera. Una strana Valutazione ambientale strategica (Vas) affidata agli autori del nuovo piano regolatore del porto. Chi ha progettato la variante portuale si è auto-promosso, quando invece quel giudizio avrebbe dovuto prevedere il coinvolgimento e il pronunciamento di un arbitro terzo, cioè di un tecnico super partes.
Inoltre basta leggere le carte per accorgersi che la valutazione dei problemi posti dalle osservazioni è stata rinviata a future nuove valutazioni.

Un modo pasticciato per far andare avanti a ogni costo un mega progetto.
 Siamo alla vigilia delle elezioni e il fatto che un consiglio comunale uscente ipotechi il futuro del porto e della città appare davvero antidemocratico e scorretto, anzi davvero folle.
 
Che lo faccia a porte chiuse è ancor più grave. La città ha il diritto di discutere alla luce del sole le problematiche legate al progetto, in maniera democratica e informata.

Ricordiamo che sul progetto hanno espresso pesanti critiche non solo il WWF ma anche armatori, pescatori, ingegneri.

Invitiamo i capigruppo di centrodestrasinistra a fare marcia indietro. Proponiamo a cittadini, movimenti, associazioni e alla marineria di organizzare per il 16 mattina una manifestazione al Comune perché il porto è di tutti. In Consiglio Maurizio presenteremo migliaia di emendamenti ostruzionistici.
 
Maurizio Acerbo, candidato Presidente Regione Abruzzo lista "Un'altra regione"
 
Loredana Di Paola, candidata sindaco Pescara lista "L'altra città"

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