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Piano Casa: ancora proteste degli ambientalisti e della Cgil

Non si fermano le vibranti proteste delle associazioni ambientaliste abruzzesi riguardo il Piano Casa della Giunta Chiodi che potrebbe essere approvato in giornata. Anche la CGIL ha criticato duramente il documento

Continuano le dure proteste delle associazioni ambientaliste riguardanti il Piano Casa della Giunta Chiodi. Legambiente, Wwf Abruzzo, Italia Nostra, Fai e Lipu hanno infatti lanciato un appello unanime al Presidente della Regione affinchè il documento venga rivisto e modificato, impedendo quella che viene definita "una colata di cemento assassina".

Nel corso di una conferenza stampa, le associazioni hanno infatti contestato la natura del provvedimento, che di fatto permetterebbe ai grandi costruttori di realizzare case, edifici e palazzine in zone protette, all'interno dei Parchi senza alcun controllo.

"Se il Piano Casa venisse approvato con il testo attualmente in discussione, di fatto ci sarebbe uno stravolgimento del territorio e dell'ambiente in Abruzzo. Il paesaggio verrebbe seriamente compromesso, danneggiando la storia della regione, con notevoli perdite per il settore turistico" hanno commentato i responsabili delle associazioni.

Ma anche la CGIL si associa al coro di critiche verso il Piano Casa. Secondo il sindacato, infatti, il documento sarebbe rivolto ai grandi costruttori e non ai singoli cittadini, che potranno beneficiare solo parzialmente dei benefici stabiliti. Un Piano Casa che andrebbe contro le direttive dell'accordo Stato Regione firmato nel mese di marzo. Un commento simile a quello dell'Italia dei Valori, che da giorni contesta duramente il testo in discussione al Consiglio Regionale.

Oggi intanto la Commissione Regionale che sta discutendo il Piano riceverà alcuni rappresentanti di Wwf e Legambiente.
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