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Raccolte migliaia di firme a Pianella contro l'autovelox installato lungo la statale 81

A renderlo noto il capogruppo in Comune di "Pianella vicina" Gianni Filippone. La petizione è già stata consegnata al sindaco

Consegnata al sindaco di Pianella Sandro Marinelli, all'Anas ed alla prefettura di Pescara la petizione con le firme raccolte contro l'autovelox installato lungo la statale 81. Lo ha fatto sapere Gianni Filippone,il capogruppo in Comune di "Pianella vicina". Da tempo l'opposizione attacca l'amministrazione comunale per aver installato l'autovelox fuori dal centro abitato, e senza nessuna presunta giustificazione per la sicurezza stradale, con il Comune che aveva chiesto all'Anas anche l'abbassamento del limite di velocità da 90 km/h a 50 km/h.

"Il sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini le reali cause che hanno portato l’amministrazione ad installare un nuovo autovelox fuori del centro abitato ed abbandonare gli quattro punti di controllo della velocità con autovelox fisso, esistenti da alcuni anni, collocati rispettivamente in Via S. Nicola, Via Quercia dell’Ompiso e nelle frazioni di Cerratina e Castellana, che di fatto non sono stati più attivi da circa due anni, quindi la scelta “opportunistica” voluta dal Sindaco di installare un solo autovelox in zona agricola alla periferia del paese (verso l’area vestina), è basate su logiche lontane da quelle di migliorare la sicurezza stradale."

Nella petizione si chiede di riportare il limite di velocità a 70 km/h per tutelare la pubblica incolumità, per una strada pianeggiante con piena visibilità lontana dal centro urbano e solo con alcune abitazioni sparse, con pochissimi incidenti avvenuti negli anni nella zona.

"Al sindaco hanno chiesto, di prevenire e garantire la sicurezza stradale installando, se necessario, dei controlli nei tratti di strada urbani con più densità abitativa, dove vi sono realmente maggiori pericoli alla pubblica incolumità e di evitare di installare apparecchi elettronici autovelox nei tratti non pericolosi solo per fare cassa."

Il denaro che comunque affluisce tramite le sanzioni nella cassa del Comune (fino ad oggi circa €. 2.000.000 due milioni) in prima istanza consentirà di evitare il ricorso all'indebitamento, permettendo alla cassa di non essere pari a zero, e solo dopo la pianificazione del bilancio sarà usato per i fini destinati alla sicurezza delle strade in totale spregio della normativa sull’utilizzo degli apparecchi elettronici per il rilevamento delle infrazioni."

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