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Pettinari (M5s): "Ci sono già due edifici per la sede unica della Regione"

Il vicepresidente del consiglio regionale tuona contro la proposta di realizzazione nell'ex area di risulta: "In viale Bovio e via Raffaello sedi di proprietà, basta sprecare il denaro pubblico"

Uno spreco di denaro pubblico, ma anche la dimostrazione che chi guida la Regione Abruzzo, è “incapace di pensare la cosa pubblica come un patrimonio comune da dover ottimizzare rispettando ogni singolo euro”, con l'aggravante di spendere soldi che potrebbero e dovrebbero, visto il momento storico, essere risparmiati e, nel caso, investiti altrove. Questa, in sintesi, la posizione del vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (m5s), in merito alla proposta di realizzare nell'ex area di risulta di Pescara la sede unica della Regione Abruzzo, laddove, incalza il vicepresidente, “ci sono già due edifici di proprietà, in viale Bovio e via Raffaello, lasciati in abbandono e in stato di degrado, nonostante abbiano tutte le caratteristiche necessarie e un progetto già messo nero su bianco che attende solo di essere realizzato”.

L'enfasi con cui il centrodestra ha rappresentato la volontà di costruire una nuova sede nel cuore di Pescara per Pettinari è incomprensibile: “mi chiedo – dichiara infatti - come si possa definire un maxi progetto da realizzare da zero nell’area di risulta 'una soluzione logica' per la sede unica”. Il vicepresidente del consiglio regionale ricorda quindi che “fu proprio il servizio gestione e patrimonio immobiliare di Regione Abruzzo a definire le sedi di viale Bovio e via Raffaello le più idonee e rispondenti alle esigenze dell’amministrazione regionale. La valorizzazione dell’esistente patrimonio di proprietà della Regione, senza l’assunzione di nuovi fitti passivi o mutui per l’acquisto di ulteriori immobili, sarebbe un’azione importante nell’ottica di spending review. È stata anche quantificata una somma, pari a tre milioni di euro, per la ristrutturazione e la riqualificazione degli ambienti. Gli edifici sono vicinissimi tra loro e nel progetto è compreso l’inserimento di un fazzoletto di terra adiacente all’edificio di viale Bovio che porterebbe il complesso a 13mila metri quadri di superficie, uno spazio maggiore, quindi, di quello che invece si vuole sottrarre all’area di risulta per realizzare la nuova struttura che dovrebbe essere di circa 9mila metri quadrati. Inoltre la zona dove insistono i due edifici è ben collegata dai mezzi pubblici e circondata da servizi di vario genere”.

Progetti di cui il centrodesta è a conoscenza, sottolinea ancora Pettinari, “ma nonostante tutto sono stati lasciati nel dimenticatoio, tanto che in sede di approvazione delle varie leggi di bilancio neanche un euro è stato mai destinato per la ristrutturazione degli edifici. Ora mi chiedo perché questa soluzione continui a essere snobbata mentre si genera caos con nuove proposte che addirittura oggi sfociano nell’idea di una costosa maxi opera che inevitabilmente avrà tempi e costi maggiori? Ho portato il caso in consiglio regionale e chiesto risposte chiare per motivare le scelte che, a mio avviso, sono contro l’interesse pubblico. Ma le risposte sono sempre state farraginose e incomplete. Oggi, dopo anni di annunci che riguardavano il complesso su La City, di cui tutti conosciamo l’epilogo, o l'inconcepibile trovata del Palafiere, arriva addirittura la proposta di realizzare una sede ex novo che deve essere ancora progettata. Dov’è la logica in tutto questo? Che fine faranno le sedi di viale Bovio e via Raffaello? Certo non possono diventare dei tuguri disabitati – conclude Pettinari -, perché già ora rappresentano una deturpazione urbana in un quartiere della città altamente popolato; e certo non potranno essere vendute o svendute al primo offerente privato. Sono nostre, è una nostra proprietà e non voglio pensare che la Giunta stia prendendo tempo in attesa che altre situazioni in Abruzzo si sblocchino”.

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