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Giovedì, 23 Marzo 2023
Politica Rancitelli / Via Tavo

Pettinari torna a Rancitelli per chiedere sicurezza e legalità nel ricordo dell'attivista Simona Patanè

Presenti diversi cittadini oltre al vicepresidente del consiglio regionale che parla di inerzia da parte di alcune istituzioni sul fronte della legalità e contrasto al degrado sociale

Torna nuovamente in piazza per chiedere legalità e sicurezza a Rancitelli il vicepresidente del consiglio regionale e consigliere del M5s Domenico Pettinari, che si è recato al Ferro di Cavallo assieme ad alcuni cittadini per riaccendere i riflettori sulla questione del contrasto al degrado sociale nel quartiere, con la situazione che peggiora e che rende impossibile la vita alle persone oneste:

"Basti pensare che circa il 60% di questi appartamenti sono utilizzati come botteghe di morte, per droga e armi, e che non c’è neanche una telecamera di video sorveglianza. L’ inerzia da parte di alcune istituzioni chiede vendetta. Non mi stancherò mai di sollecitare sindaco e presidente di Regione ad applicare integralmente la legge regionale 96/96, che io stesso ho contribuito a scrivere, per salvare le periferie da questo degrado sociale. Bisogna subito attuare la recessione dell’assegnazione dell’alloggio per chi delinque nelle case Ater. Da un calcolo stimato dal sottoscritto Rancitelli-Ferro di Cavallo produce oltre 4 milioni di euro l’anno di denaro sporco ottenuto attraverso lo spaccio di stupefacenti. Questi soldi arricchiscono i criminali che diventano sempre più forti e difficili da prendere."

L'abbattimento del Ferro di Cavallo, ribadisce Pettinari, non risolverà il problema della criminalità, che ormai dilaga anche in altre strade e zone come in via lago di Capestrano, via lago di Borgiano con appartamenti vuoti ed abbandonati e magi riassegnati. I criminali si sposteranno a Fontanelle, in via Rigopiano, San Donato, via Aldo Moro, Borgo Marino o Zanni ribadisce il pentastellato:

"Che cosa vogliono fare Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia? Abbattere tutte le periferie della città? Certo questa è la classica “soluzione spot” con cui si riempiono le pagine dei giornali, ma chi ha l’onere e l’onore di amministrare un Comune e governare una Regione dovrebbe intervenire massicciamente e con strumenti degni di una politica che mira alla legalità e alla riqualificazione della propria città, non ad abbattere tutto ciò che non sono capaci di gestire."

Secondo Pettinari, servono subito telecamere ad ogni angolo, un posto fisso di polizia e lo sgombero coatto degli occupanti abusivi e che utilizzano le case per scopi criminali, riassegnandole subito a cittadini onesti.  questa l’unica strada possibile.

"E invece di tutta risposta, mentre io combatto qui da anni, mentre tanti cittadini onesti ci mettono la faccia come oggi, chi siede nella stanza dei bottoni in Regione Abruzzo approva sanatorie per consentire agli occupanti senza titolo di rimanere indisturbati nelle case di proprietà pubblica. Una vergogna inaccettabile! Noi saremo sempre qui a ricordare a questi signori che la politica è una cosa seria e che quando alle parole non seguono i fatti siamo davanti a una vera e propria presa in giro che i cittadini di Pescara non meritano. Qui c’è gente che è morta senza vedere risolti i problemi che per anni ha denunciato. Adesso basta”.

Nel presidio odierno si è ricordata anche la figura di Simona Patanè, attivista e residente che ha sempre lottato per la legalità e il contrasto alla criminalità

"Il silenzio, l’indifferenza e il pressapochismo, soprattutto da parte di chi ci governa non può più essere tollerato. E oggi, anche nel nome di Simona, vogliamo tornare a chiedere giustizia per questo quartiere difficile, su cui non è permesso arrendersi"

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