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Pettinari attacca la giunta Marsilio sulla sanità abruzzese: "Tagli su farmaci, servizi e ricoveri per 78 milioni"

Il consigliere regionale pentastellato critica il piano della sanità presentato dall'assessore Verì parlando di una catastrofe annunciata

Duro attacco del consigliere regionale del M5s Pettinari alla giunta Marsilio sul piano della sanità per il 2019/2021. Secondo il vicepresidente del consiglio regionale, si tratta di una catastrofe annunciata che verrà pagata a caro prezzo dai cittadini abruzzesi che si troveranno con meno servizi e meno garanzie per la salute, considerando che il piano prevede un taglio complessivo di 78 milioni di euro su farmaci, ricoveri, servizi e prestazioni e con il paradosso dell'inserimento di nuove figure professionali che, secondo Pettinari, sono in gran parte superflue.

Andando nello specifico, spiega il consigliere d'opposizione abbia tagli trasversali con meno ricoveri, meno farmaci ospedalieri (taglio previsto 15 mln), meno farmaci convenzionati (taglio previsto 3,7 mln) meno dispositivi medici in dotazione ai reparti (taglio previsto 15,2 mln), anche quelli per scopi diagnostici come Tac ed ecografi, e meno servizi ospedalieri (taglio previsto 10,4 mln).

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Pettinari ricorda che in campagna elettorale il centrodestra ha promesso riaperture di ospedali e rafforzamento dei reparti, ma nei fatti in base al piano arriveranno tagli indiscriminati nonostante l'aumento dei fondi erogati dal ministero in favore della Regione Abruzzo per la spesa sanitaria:

Anche per la complicata gestione burocratica, relativa alle assistenze domiciliari, invece di snellire i processi si preferisce inserire nuove figure professionali come il Care Manager e Case Manager, che avranno ulteriori costi per l’Ente.

Infine sul piano della costruzione e la manutenzione dell’edilizia sanitaria, nonostante siano presenti nella forza lavoro della sanità regionale figure competenti e dedicate a questo settore, si demanda ad un nucleo di professionisti in materia edilizia anche con il coinvolgimento di partner privati nella realizzazione dei progetti.

D’altro canto anche sul fronte interno, invece di snellire e ottimizzare le figure presenti in Azienda, si incrementano con personale non medico e sanitario. Tra tutti spicca l’istituzione di un’Azienda del territorio, che rappresenterà un’ulteriore anello nella catena di comando che avrà ulteriori costi e che allungherà ancora di più i processi di comunicazione e di gestione delle Asl. Ma anche altre figure saranno inserite come il Farmacista di reparto o L’ingegnere di sala operatoria, che dovranno assolvere compiti sulla gestione dei farmaci e dei macchinari in dotazione al personale medico

Nonostante le richieste, conclude Pettinari, non aumenteranno i posti in hospice per malati terminali e considerando tutti i capitoli del piano si tratta a tutti gli effetti di una piena continuità rispetto a quanto già fatto dal centrosinistra con la giunta D'Alfonso, con ospedali minori depotenziati, macchinari acquistati ed abbandonati, sprechi di vario genere e liste d'attesa lunghissime con personale in costante carenza ed emergenza.

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