rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

L'attacco di Pettinari (M5s) alla giunta regionale sulle fonti rinnovabili: "Abruzzo fanalino di coda in Italia"

Il consigliere regionale e vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari bacchetta la giunta Marsilio per i fondi destinati alle energie rinnovabili: "Pochi fondi e progetti"

Duro attacco del consigliere regionale e vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari alla giunta Marsilio, in merito alle risorse che la Regione Abruzzo stanzia per il settore delle energie rinnovabili. Secondo il pentasselato, infatti, i dati pubblicati da Gse sulle fonti rinnovabili attivate in Italia, mostrano Regione Abruzzo si posiziona verso il fondo della classifica delle regioni per energia installata e prodotta da sole, vento e acqua:

"Eppure nella situazione attuale in cui versa l’Italia, con una grave crisi finanziaria scaturita soprattutto dall’aumento spropositato delle componenti energetiche, le Regioni dovrebbero impegnarsi a incentivare lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e dovrebbero farlo attraverso la messa in campo delle importanti risorse messe a disposizione dal Pnrr e dal Fesr 2021-2027. Se prendiamo la classifica della potenza prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili realizzati nelle regioni, riportata nel rapporto statistico sull’energia da fonti rinnovabili del 2020, l’Abruzzo si posiziona all’undicesimo posto con soli 2.078,1 Mw su 56.585,8 Mw di potenza installata in Italia. Una percentuale pari a solo il 3,7%, rispetto ad esempio alla Lombardia che si attesta il 15,3%, il Veneto con 6,4%, il Piemonte con l’8,6%, l’Emilia Romagna con il 5,7% e la Puglia con il 10,4%.

Ancora più grave è la situazione che si evince dal grafico relativo alla produzione. La Regione Abruzzo scivola ancora più in fondo nella classifica posizionandosi addirittura terzultima, al 17° posto, con una produzione di 2.691,6 GWh, su 116.914,7 GWh prodotta in Italia. Pari cioè al 2,3%."

Anche sul fronte del solare fotovoltaico 2021, aggiunge Pettinari, non ci sono buone notizie con solo 1.688 impianti realizzati

"Di  conseguenza anche nella produzione di energia elettrica da fotovoltaico l’Abruzzo si posiziona verso il fondo della classifica, con appena 909,9 GWh prodotti.  Solo il 3,6% della produzione Italiana. Per capire quanto è bassa questa percentuale basta pensare che ci sono regioni che da sole producono il 9% del totale  italiano come il Veneto o il 10,2% della Lombardia o il 15,5% della Puglia.

Infine, anche per quanto riguarda i sistemi di accumulo, cioè gli importanti impianti in grado di immagazzinare l’energia prodotta per poi utilizzarla in momenti di maggiore fabbisogno, l’Abruzzo è  anche qui fanalino di coda, con solo 1.372 sistemi di accumulo, su 76.886 installati in Italia.   Davanti a questi numeri impietosi il centrodestra alla guida di Regione Abruzzo avrebbe dovuto predisporre un piano di potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico ed eolico. E avrebbe dovuto farlo prevedendo l’utilizzo di importanti risorse messe a disposizione dal Pnrr e dal Fesr. Invece, nella proposta regionale dell’Abruzzo per il PNRR, di oltre 4 miliardi e nella nuova programmazione economica del Fesr 2021/2027, sono state destinate all’implementazione di impianti fotovoltaici solo le briciole. Nello specifico nella proposta per il Pnrr l’Abruzzo ha previsto un solo progetto dedicato specificatamente a incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici su cave dismesse, con una previsione finanziaria di “miseri” 5 milioni di euro. E il grosso dei fondi, circa 1 miliardo e 100 milioni di euro, sono stati destinati esclusivamente allo sviluppo dell’idrogeno."

Solo due le linee di finanziamento previsto nel nuovo programma del Fesr, con oltre 160 milioni a disposizione, con una dotazione locale di 9 milioni di euro, da suddividere comunque con altre tipologie di impianto, come per esempio gli impianti a biomasse aggiunge il pentastellato:

"L’Idrogeno verde è una soluzione, ma non l’unica soluzione! Infatti rappresenta solo una piccola parte del mix energetico proposto dell’Ue e presenta ancora molti ostacoli, tecnici e commerciali. E a dirlo non è il sottoscritto, ma coloro che stanno realizzando il più grande impianto europeo per la produzione di idrogeno verde. Senza considerare il grosso limite relativo ai costi di produzione: per produrre un kg di idrogeno occorrono dai 50 ai 65 kWh. Una quantità enorme in un contesto, come quello italiano, dove solo il 30% circa del fabbisogno energetico interno è prodotto dalle fonti rinnovabili e, come abbiamo visto, l’Abruzzo non brilla affatto in tal senso.

Non è concepibile che chi è alla guida della Regione punti solo all’idrogeno, incontrando società “planetarie” del settore, così come dichiarato sulla stampa dall’Assessore Campitelli, senza prevedere un adeguato piano di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili in grado di intercettare quegli imprenditori, che da anni vogliono investire miliardi di euro per la costruzione di impianti fotovoltaici in Italia e rimangono inascoltati."

Pettinari conclude evidenziando come si stiano perdendo delle ottime opportunità ed investimenti pubblici e privati per coprire addirittura l'intero fabbisogno energetico regionale con fonti rinnovabili vendendo anche il surplus in eccesso ad altri territori, creando posti di lavoro e risorse:

"La verità è che il centrodestra a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si conferma una compagine politica poco sensibile ai temi ambientali. E questo è impossibile da accettare mentre il mondo intero guarda al green e alla produzione di energia pulita attraverso fonti naturali come sole, acqua e vento”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'attacco di Pettinari (M5s) alla giunta regionale sulle fonti rinnovabili: "Abruzzo fanalino di coda in Italia"

IlPescara è in caricamento