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Pettinari sul dragaggio del porto: "Emergenza costante, a pagarne le spese sono i pescatori"

Il vicepresidente del consiglio regionale e consigliere del M5s torna sulla questione del dragaggio e dei problemi per i bassi fondali causati alle imbarcazioni della marineria

Risolvere l'emergenza continua e costante del dragaggio del porto di Pescara. A parlare è il vicepresidente del consiglio regionale e consigliere del M5s Domenico Pettinari che torna sulla questione del dragaggio dei fondali del porto, parlando ormai di un problema diventato cronico e che non è più definibile come emergenza. Nel 2020 sono stati eseguiti dei lavori ma quest'anno il problema si ripresenta, con i prossimi interventi che partiranno solamente a novembre:

"Ma la verità è che una risorsa come il porto viene sistematicamente messa a rischio a causa forse di una pessima gestione ordinaria, generando danni inestimabili ai pescatori e all’indotto economico: il dragaggio va eseguito costantemente, come sostengono gli esperti e come chiedono i pescatori, e non solo quando si creano le secche che rendono impossibile o difficoltoso il passaggio, con danni enormi alle imbarcazioni e alla sicurezza dei pescatori. Bisogna intervenire sul fiume e sul porto canale in sinergia, le soluzioni tampone sono costose e ogni anno ripresentano lo stesso problema. Alla Marineria pescarese va tutto il mio sostegno per le richieste che giustamente mette sul tavolo. Mi auguro che Regione Abruzzo e Comune mettano in atto tutto quanto a disposizione per ristorare i pescatori dei danni subiti”.

Ricordiamo che pochi giorni fa si era tenuto un nuovo vertice in Regione per stabilire le modalità di prelievo del materiale dai fondali che dovrà essere analizzando dall'Aca per capire il tipo di smaltimento e trattamento necessario per procedere rispettando la normativa vigente sui rifiuti.

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