rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il presidente Petrelli sulla situazione idrica in città: "Ancora non siamo in emergenza ma l'attenzione è massima"

Il presidente della commissione ambiente interviene a seguito della seduta odierna alla quale ha partecipato anche il presidente dell'Aca Giovanna Brandelli

Nessuna emergenza allo stato attuale, ma massima attenzione e preparazione in caso di interventi necessari se la situazione dovesse peggiorare sul fronte delle carenze idriche. Lo ha detto il il presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta di commissione che ha visto la presenza dell’ingegnere Giovanna Brandelli, Presidente dell’Aca. L'11 luglio prossimo ci sarà una nuova proiezione dei dati e in base alle previsioni una carenza idrica importante potrebbe arrivare fra la fine di luglio e il mese di agosto quando la popolazione su tutta la fascia costiera triplicherà per l'arrivo dei turisti.

“A fronte delle temperature torride che ormai si protraggono da oltre un mese su tutta la città  abbiamo ritenuto opportuno fare un punto con il presidente dell’Aca per capire quale sia l’attuale situazione circa l’approvvigionamento di acqua sul territorio, pensando anche a quanto accaduto lo scorso anno, ai razionamenti, alle carenze per interi quartieri per giorni interi, e l’obiettivo quest’anno è quello di non farsi trovare impreparati dinanzi a una potenziale emergenza che, peraltro, in altre città del nord si sta già verificando, costringendo le relative amministrazioni ad adottare misure drastiche di gestione e contenimento. E sulla situazione il
Presidente Brandelli è stata molto chiara e puntuale disegnando in maniera esatta condizione attuale, previsione e misure che verranno adottate nel breve e medio periodo”. La Brandelli ha aggiunto:

“Per ora  non parliamo né di emergenza né di criticità, ma, esaminando il rapporto tra domanda e offerta, diciamo che siamo in una situazione di attenzione: la disponibilità di risorsa idrica rispetto allo scorso anno è sicuramente aumentata, secondo i dati estrapolati lo scorso 4 luglio, e settimanalmente studiamo le disponibilità di acqua dalle sorgenti dell’Aca e, per la zona sud di Pescara, dalla Sasi, ovvero subentra il principio del soccorso idrico: quando dobbiamo sopperire alla carenza di acqua, quando non coincide il massimo fabbisogno con la massima disponibilità, scatta il soccorso idrico tra i gestori.

Al 4 luglio abbiamo una disponibilità di +140,65 litri al secondo d’acqua potabile rispetto al 4 luglio dello scorso anno, noi abbiamo bisogno di 1.300 litri al secondo in via ordinaria e riusciamo a sopperire all’aumento della domanda, fermo restando che il limite della criticità, la domanda che può mandarci in crisi è di 3.300 litri d’acqua al secondo, e attualmente stiamo prelevando 3.334 litri al secondo. A oggi prevediamo una possibile criticità tra
fine luglio e il mese di agosto. Attualmente la misura del razionamento e della turnazione idrica con la chiusura notturna dei serbatoi non è ancora partita, e la prossima settimana saremo sicuramente in grado di dire se sarà necessaria o meno questa misura di risparmio. Nei prossimi giorni Aca contatterà tutti i sindaci della costa per predisporre insieme le misure utili a contrastare un’eventuale emergenza idrica, prevedendo, ad esempio, anche la fornitura di acqua con le autobotti: è chiaro che tale fornitura prevede a monte la disponibilità di un’autoclave, e chi la richiederà dovrà anche specificare la capacità di ricezione."

La prima zona che potrebbe essere colpita è quella della costa che è il terminale del sistema di approvvigionamento idrico e i comportamenti dei cittadini saranno fondamentali per evitare sprechi, considerando anche il problema dei consorzi che, quando fermano la distribuzione idrica, portano i cittadini ad utilizzare l'acqua potabile anche per irrigare i campi.

“Altra misura per contenere l’insorgere di un’eventuale emergenza idrica è sicuramente quella di intervenire per ridurre le perdite idriche chenon sono determinate dalle rotture delle adduttrici, le perdite sono nelle città in cui ci sono interventi nei sottoservizi, spesso chi fa opere per installare la fibra o per interventi sugli impianti elettrici può creare danni e alla fine sono volumi e volumi d’acqua che si disperdono, ossia litri e litri di acqua sottratti all’utilizzo quotidiano, dunque occorre grande attenzione gestionale. In tal senso Aca ha fatto molti passi in avanti, avendo realizzato a partire dal 2020 decine di interventi per prevenire l’emergenza installando anche dei sensori capaci di intercettare le microperdite”.

La Brandelli ha spiegato che è in programma anche la digitalizzazione della rete, per monitorare il sistema da remoto ed intercettare anche piccole perdite, un'opera da 50 milioni finanziata con il Pnrr:

Ma sono tanti e diversi i progetti che stiamo preparando, come studiare un metodo per sfruttare le bombe d’acqua che attualmente non servono a niente, e invece quell’acqua, se intercettata e conservata nelle piccole cisterne, potrebbe essere utilizzata dai Consorzi per uso irriguo. Altra iniziativa che vogliamo portare avanti con Ersi è quella di incentivare l’uso del potabilizzatore del Vomano gestito dalla Ruzzo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il presidente Petrelli sulla situazione idrica in città: "Ancora non siamo in emergenza ma l'attenzione è massima"

IlPescara è in caricamento