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Importante giro di vite in arrivo per Pescara Vecchia: pronta un'ordinanza con lo stop alla musica, all'alcol e ai tavolini dopo mezzanotte

Il primo cittadino sarebbe al lavoro per un'ordinanza, da far entrare in vigore la prossima settimana e della durata di almeno 15 giorni, che porterebbe a restrizioni importanti per la movida nel centro storico

L'amministrazione comunale e il sindaco Masci potrebbero a giorni far scattare la tolleranza zero contro la movida "selvaggia" a Pescara Vecchia. Dalla prossima settimana, infatti, potrebbe entrare in vigore un'ordinanza del primo cittadino che imporrà forti restrizioni alle attività dei locali del centro storico, anche nel fine settimana. Ieri, 10 marzo, si è infatti tenuta una riunione tecnica convocata da Masci dopo aver ricevuto i dati delle rilevazioni del rumore condotte dall'Arta e dalle forze dell'ordine, e riguardanti anche le sanzioni per la somministrazione di alcolici a minorenni. Le verifiche erano scattate sia per le ripetute denunce ed esposti presentati dai residenti della zona fra piazza Unione, corso Manthonè e via delle Caserme, e sia dopo gli episodi di violenza, anche gravi, avvenuti nelle ultime settimane che avevano coinvolti gruppi di giovani.

Le misure previste

L'ordinanza dovrebbe prevedere lo stop alla musica già a mezzanotte, e restrizioni importanti per il consumo di alcol all'aperto e sulla gestione dei tavolini. Da tempo, infatti, in molti lamentavano una presenza senza controllo di tavolini, sgabelli e sedie che, nelle ore in cui le due principali strade in cui sono presenti i locali (corso Manthonè e via della Caserme), sono quasi inaccessibili a causa della folla di avventori e di utenti che passeggiano o sono fermi a consumare davanti ai locali, anche in pieno inverno.

L'amministrazione comunale è al lavoro in questi giorni e per ora non vi è una conferma ufficiale delle misure che saranno adottate, ma a quanto pare si andrà verso questo tipo di ordinanza che sarà in vigore almeno per 15 giorni. L'obiettivo è far capire ai gestori dei locali che senza il rispetto delle norme ed anche un autocontrollo nella gestione delle serate, si rischia di dover rendere le restrizioni più durature nel tempo. Al vertice erano presenti anche le associazioni di categoria degli esercenti.

Le associazioni di categoria: coprifuoco ingiustificato

Cna, Confartigianato e Confesercenti esprimono forte perplessità per la possibile misura del sindaco Masci, parlando di una punizione ingiusta per tutti coloro che rispettano le regole. A parlare Confartigianato (Giancarlo Di Blasio) Confesercenti (Marina Dolci) Cna (Cristian Odoardi

"Dopo aver ridimensionato le attività in piazza Muzii, ora si corre il rischio di portare in sofferenza anche quelle di Pescara vecchia. E chissà cosa potrebbe succedere in estate sulla riviera. Musica solo fino a mezzanotte, niente tavolini in strada e niente alcol all'aperto. Questo perché le misurazioni effettuate dall'Arta hanno rilevato uno sforamento dei livelli. Ma si tratta di rilievi effettuati nella fase clou del periodo invernale. La maggior parte dei locali della zona ha fatto investimenti importanti per quanto riguarda l'insonorizzazione, proprio per poter lavorare secondo le regole e non essere fonte di disturbo per i pochi residenti. Ora anche quegli investimenti non sono più sufficienti. Siamo i primi a dire che chi sbaglia deve pagare: e allora sì ai controlli e alle sanzioni per chi non è in linea con la normativa, ma gli altri devono poter lavorare in pace. E questo deve valere anche per quelle attività che non rispettano le regole sulla vendita di alcolici ai minori. Non possiamo gettare via quanto di buono costruito nel corso degli anni per minimi casi di illegalità"."

In quella zona ci sono, tra l'altro, molte attività di ristorazione che dalla stretta dell'amministrazione sui tavolini all'aperto avrebbero, ora che si avvicina la primavera, un rilevante danno:

"Pescara ha una sua immagine legata alla qualità della proposta nel divertimento, saldamente ancorata all'ampia offerta nel settore food comprimere in maniera così forte non le possibilità di sviluppo, ma le opportunità di base significa annientare un intero settore economico. Di più, significa spostare quel movimento di persone, che in particolari periodi dell'anno scelgono Pescara e zone limitrofe per le loro vacanze, verso altre destinazioni; significa allontanare tutto quel movimento di prossimità che, nei fine settimana, riempie la città per la sue qualità attrattive. All'amministrazione chiediamo ancora una volta: fate rispettare le regole che ci sono, concordiamo insieme un percorso e soprattutto un progetto che abbia un concreto traguardo futuro. Con ordinanze temporanee ed estemporanee, lo abbiamo già visto in passato, non si andrà da nessuna parte. Manca una visione della città, le regole non vengono scritte prima, rispetto a un'idea o a una prospettiva, ma seguono e si adottano rispetto a fatti, circostanze e accadimenti, improvvisando di volta in volta. Interventi mirati e equilibrati fanno sì che si salvaguardi il divertimento sano, quello di cui ha bisogno la città, che favorisce la socialità soprattutto dei nostri giovani".

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