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Pescara, Piano Particolareggiato Pp2: ecco i dettagli

L'amministrazione comunale svela i dettagli del Piano Particolareggiato 2 di Pescara illustrando opere ed interventi previsti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

“Una lunga pista ciclabile immersa nel verde lungo la sponda nord e quella sud del fiume. La prima si insinuerà nel futuro Parco delle Dune, localizzato nell’area della Madonnina; la seconda entrerà all’interno dell’attuale area ex Di Properzio, dove si svilupperà una volumetria residenziale, per il 90 per cento destinata a Edilizia residenziale popolare e convenzionata. Ma il fulcro dello sviluppo è previsto lungo la riviera sud, dall’area dell’ex Cofa sino a raggiungere il centro Paolo VI dove sorgeranno le strutture turistico-ricettive-alberghiere e direzionali, dunque negozi e uffici, la nuova riviera di Pescara con capacità di accoglienza e parcheggi al coperto, contenuti all’interno delle ‘dune’ verdi. E’ questo il Piano Particolareggiato 2 di Pescara presentato questo pomeriggio nel corso di un incontro pubblico, e ormai pronto per l’adozione da parte della giunta comunale. Subito dopo ci sarà la pubblicazione per 30 giorni per consentire ancora la partecipazione dei cittadini e la presentazione di eventuali osservazioni, che, se conformi al Piano regolatore verranno eventualmente accolte dalla giunta, altrimenti, se ritenute meritevoli di attenzione, ma in variante al Piano, andranno all’esame del Consiglio comunale per dotare infine la città di uno strumento di pianificazione urbanistica che promette di ridisegnare il volto di Pescara”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli che nel pomeriggio ha presentato il Pp2 nel corso di un incontro pubblico svoltosi presso la nuova sede dell’Urban Center, in piazza Colonna, nei locali adiacenti la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Tanti gli addetti ai lavori presenti quest’oggi, tra cui il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, il vicepresidente Bruno Santori, rappresentanti della Capitaneria di Porto e del mondo universitario, il Presidente di Federalberghi Emilio Schirato, il Presidente del Wwf Augusto De Sanctis, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, gli assessori comunali Nicola Ricotta ed Eugenio Seccia, i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Alessandra Petri, e consiglieri comunali Armando Foschi, Massimo Pastore e Daniela Arcieri Mastromattei, oltre che del professor Stanghellini che ha materialmente realizzato il Piano. E stamane il progetto ha già fatto il suo primo passaggio in Commissione Gestione del Territorio, presieduta da Marco Mambella.

“Il Pp2 è perfettamente conforme alle previsioni del Piano regolatore – ha subito anticipato l’assessore Antonelli – e si suddivide in tre subambiti, A, B e C. Il subambito A è quello che corre lungo le sponde del fiume, lungo gli argini. Qui, come da Prg, non è prevista alcuna volumetria, come emerso anche dalle riunioni con il Genio Civile e il Demanio, al fine di lasciare spazi liberi per il rischio di eventuali esondazioni. Su tali argini abbiamo dunque previsto verde e piste ciclabili: quella a nord si immetterà nel Parco delle Dune, nell’area della Madonnina; a sud la pista entrerà in una fascia-tampone boscata con vegetazione spontanea. Manterremo le piccole attività di pesca, razionalizzando gli attuali magazzini e sistemandoli sotto i piloni del ponte. E dal centro storico, la pista ciclabile a sud corre e si biforca nel subambito B, compreso tra via Andrea Doria e via Magellano, comprendendo anche l’area ex Di Properzio. Via Andrea Doria scenderà di grado e diventerà una strada a tutti gli effetti ‘urbana’, dirottando all’esterno l’eventuale traffico pesante. Annullata, purtroppo, la rampa prevista nel 2007 dell’asse attrezzato che sarebbe scesa direttamente sulla banchina sud: l’Anas ha detto senza mezzi termini di non avere risorse per prevedere una simile opera. Nel subambito B, tra via Doria e via Magellano, si concentrerà la superficie fondiaria: il 50 per cento della superficie sarà destinata a direzionale, ossia uffici, e terziario, ovvero negozi; il 50 per cento a residenziale e, di tale 50 per cento,  il 90 per cento sarà dedicato a edilizia Erp o House sociale, e all’interno di tale area c’è anche la quota edificatoria del Comune. Nell’area sono previsti 6 fabbricati, di cui uno alto 50 metri al massimo, come imposto dal cono d’ombra dell’aeroporto, circa 16 piani; gli altri cinque avranno un’altezza massima di 30 metri, ossia 10 piani. E in tale subambito è prevista anche la costruzione di una scuola, oltre che di aree di cessione che andranno sul fronte strada. Infine – ha proseguito l’assessore Antonelli – c’è il subambito C, che si sviluppa lungo il litorale, compreso tra il porto turistico sino al centro Paolo VI, ossia poco più a sud dell’incrocio tra il lungomare Papa Giovanni Paolo II e via Vespucci. In tale superficie è prevista una capacità fondiaria commerciale, direzionale, alberghiero, ricettivo-turistica, da sviluppare con 4 fabbricati, di cui uno, più vicino al Porto turistico, alto 50 metri e 3 alti massimo 30 metri”. “Il Comparto C – hanno detto gli assistenti di Stanghellini illustrando il progetto – è il vero ‘luogo strategico’ del Piano particolareggiato, ove si concentra la maggior parte delle dimensioni e la destinazione più pubblica, dove la fondiaria è più concentrata, individuata con soggetti omogenei, lasciando scoperte diverse aree per puntare sulla ‘città alta’. Peraltro il progetto prevede la realizzazione delle ‘dune artificiali’ che conterranno i parcheggi, tutti coperti dal sistema delle dune, da un tessuto verde che si lega al parco lineare”. “Il Piano particolareggiato è dunque pronto – ha aggiunto l’assessore Antonelli -: ora verrà adottato dalla giunta comunale, competente in materia proprio perché il Pp2 è conforme al Piano regolatore e non richiede una variante, che avrebbe imposto il passaggio in Consiglio comunale. Subito dopo la delibera adottata verrà pubblicata per 30 giorni per accogliere eventuali osservazioni: se le osservazioni che eventualmente si decidesse di accogliere saranno ugualmente conformi al Piano ci sarà l’ultimo voto in giunta; se quelle da accogliere fossero in variante, sarà necessario il passaggio in Consiglio quale ulteriore garanzia, rispettando la normativa. E’ ovvio che ora l’urgenza è l’adozione che farà scattare le norme di salvaguardia tutelando le aree su cui porremo l’inedificabilità, ma è altrettanto evidente l’urgenza della Regione Abruzzo di approvare la legge di disciplina del Decreto Sviluppo, che agisce sulle aree degradate. Sarà la legge regionale a disciplinare in modo chiaro che il Decreto Sviluppo non si attua dovrà ci sono Piani attuativi ovvero Piani particolareggiati”.

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