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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Anche a Pescara la manifestazione contro il governo Draghi: "Fuori dall'euro e dalla Nato"

Appuntamento sabato 26 febbraio davanti alla Madonnina per la manifestazione organizzata dal Comitato "No Draghi" in collaborazione con Riconquistare l'Italia

Anche a Pescara sabato 26 febbraio si terrà la manifestazione di protesta contro il governo Draghi organizzata dal comitato "No Draghi" in collaborazione con Riconquistare l'Italia ed appoggiata dal Partito Comunista. Appuntamento dalle 16 davanti alla Madonnina zona ponte del Mare. Saranno presenti gli esponenti abruzzesi dei due movimenti politici. Antonio Felice, segretario regionale del Partito Comunista, spiega che la richiesta è di uscire dall'euro e dalla Nato, con la fine del governo Draghi:

"Il governo 'dei migliori', così come è stato definito da tutti i media, oltre ad aver avuto una gestione della pandemia contradditoria e dilettantistica, continua a non investire sulla sanità pubblica, relegandola all'ultimo posto dei finanziamenti. I continui tagli alla sanità pubblica, firmati sia dai governi di centrodestra che da quelli di centrosinistra, negli ultimi trent'anni hanno portato gli ospedali al collasso e gli operatori sanitari a turnazioni massacranti".

"Nel frattempo, aumenta tutto: dalle bollette dell'energia elettrica al costo dei carburanti, ai beni di prima necessità come pane, pasta, frutta e verdura. E l'unica cosa che non aumenta sono gli stipendi dei lavoratori. E le fabbriche, le piccole imprese, gli artigiani chiudono perché il caro bollette diventa insostenibile anche per loro come per tutti i cittadini, mentre le grandi fabbriche gestite dalle multinazionali, dopo aver usufruito di
tutti gli incentivi possibili, delocalizzano lasciando senza lavoro migliaia di operai e migliaia di famiglie senza reddito. Per non parlare della continua 'corsa' alla privatizzazione dell'istruzione e della sanità".

Stop anche alle basi Nato sul territorio italiano, ed occorre unirsi contro il governo e contro i partiti che lo sostengono, conclude Felice. Il segretario nazionale di Riconquistare l'Italia, l'avvocato pescarese Lorenzo D'Onofrio, ha aggiunto:

"Scenderemo in piazza per guardare oltre la pandemia Covid-19, della quale solo il governo italiano, ormai zimbello mondiale, si ostina a non vedere la fine. Ribadiremo quindi la nostra critica a questa interminabile gestione emergenziale, autoritaria, irrazionale e discriminatoria, consapevoli degli strascichi che lascerà. La costruzione di una credibile opposizione politica, però, deve tornare ad occuparsi con decisione dei problemi generali del lavoro, dell'istruzione, della sanità, di uno Stato assente, problemi che la pandemia ha ulteriormente aggravato, ma che arrivano da molto lontano e hanno come minimo comune denominatore l'adesione dell'Italia all'Unione Europea".

"A trent'anni dalla firma del trattato di Maastricht, il governo Draghi rappresenta il compimento di un ciclo, che ha minato le basi della nostra democrazia, producendo un regresso sociale, economico, culturale, dal quale non usciremo se non con una classe politica costituzionalmente orientata e quindi antieuropeista".

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