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Pd: scontro fra Castricone e Linari sui tagli alle indennità

E' scontro all'interno del Pd pescarese fra Antonio Castricone, segretario provinciale, ed Antonello Linari, capogruppo PD alla provincia, in merito al taglio delle indennità

Botta e risposta fra Antonio Castricone, segretario provinciale del PD, ed Antonello Linari, sindaco di Torre de Passeri e capogruppo alla provincia del PD.

Pomo della discordia è il documento inviato e firmato da alcuni capigruppo provinciali pescaresi a Senato e Camera, contro il taglio delle indennità percepite dai consiglieri provinciali ed il divieto di cumulare diverse indennità.

Castricone, infatti, aveva inviato ieri una nota in cui si dissociava dal documento, che personalmente non condivide.

"Mi pare che gli elementi critici da evidenziare nella finanziaria siano molti e ben altri da quelli evidenziati dai firmatari del documento. Penso che i problemi dei Sindaci, dei Presidenti di Provincia o di Regione, dopo questa finanziaria, siano legati alla possibilità di poter continuare a dare servizi ai propri cittadini, investire sulle scuole, sulle strade, provare a tenere ferme le tariffe per non appesantire ancor di più i bilanci delle famiglie" dichiara Castricone, che parla di una posizione ben diversa del Pd a tutti i livelli, catalogando la scelta di Linari come solitaria e che non rappresenta, comunque, la linea di partito.

A queste dichiarazioni, ha voluto replicare lo stesso Linari, che parla di "miopia" politica rivolgendosi a Castricone.

"Se ho sottoscritto quel documento è perché difendo unicamente il lavoro che svolgo quotidianamente a beneficio della collettività. C'è tanta gente che lavora 16 ore al giorno e ricopre con dignità e coerenza il ruolo di rappresentanza che gli elettori gli hanno affidato. Una cosa sono le indennità dei consiglieri regionali, ben altra quelle dei sindaci e dei consiglieri provinciali." ha detto Linari, che ha sottolineato come il risparmio per lo Stato, se per assurdo 8 mila sindaci fossero consiglieri provinciali, ammonterebbe a 5 milioni di euro, una cifra irrisoria per il bilancio del Governo.

Linari poi attacca duramente Castricone, parlando di una polemica sollevata solo per strumentalizzare, parlando di difesa della casta, quella "vera", da parte del segretario provinciale.

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